Angelo Bernardinelli, 41 anni, è direttore dei corsi AIS nella sua città ed è stato il primo a introdurre a Rovigo la tecnica della sciabolata, proponendo delle serate a tema e dei piccoli seminari dedicati al Sabrage all’interno de I disinvolti, locale da lui aperto qualche anno fa.
Oggi lavora come cameriere al Crimi Bar e collabora con l’enoteca L’Angolo del Vino, entrambe a Rovigo.
Al secondo posto si è piazzato il suo concittadino Michele Manca, già secondo classificato al concorso Miglior Sommelier del Veneto 2019, mentre la medaglia di bronzo è andata a Johnny Pivotto della delegazione di Vicenza.
“Il Trofeo – ha commentato Marco Aldegheri, Presidente di AIS Veneto – nasce come un gioco per stimolare i nostri ragazzi a mettersi in mostra e a cimentarsi in pubblico. È il primo concorso dedicato al Sabrage, ma è già riuscito ad affascinare e coinvolgere sia i sommelier che il pubblico, arrivato numeroso per Bollicine Wine Experience. Un gesto antico che diventa occasione per trasmettere ancora una volta la cultura del vino, per questo AIS Veneto non poteva mancare”.
A valutare i sommelier è stata la giuria composta dallo stesso Marco Aldegheri, Presidente di AIS Veneto, Wladimiro Gobbo, delegato di AIS Treviso esperto della tecnica della sciabola, Ezio Pasqualetto, Grand Sabreur della Royale Confrérie Prestige des Sacres, Marco Visentin, Coordinatore Didattico Regionale, e Giancarlo Cestaro, Responsabile Regionale Servizi.
I partecipanti sono stati giudicati secondo dieci criteri di valutazione formulati dalla giuria, che comprendevano gli aspetti dedicati al portamento e all’eleganza del sommelier, l’esposizione verbale legata alla tradizione della sciabolata, il numero dei tentativi utilizzati e il rispetto delle tempistiche previste.
Ogni concorrente aveva infatti a disposizione due minuti per la preparazione e la presentazione della bottiglia ai commensali e altri due per eseguire l’apertura alla Sabrage e il servizio. Grande attenzione è stata posta anche alla postura del sommelier durante la prova, la direzione del tappo e la cura degli aspetti di sicurezza.
Per la gara i concorrenti hanno utilizzato una sciabola di particolare valore storico: si tratta infatti di una lama del XVII secolo appartenente alla Royale Confrérie Prestige des Sacres e utilizzata nelle più importanti competizioni a livello mondiale.