Alle elezioni per i ballottaggi alle ore 23, alla chiusura dei seggi, ha votato il 52,11% degli aventi diritto, in calo forte, circa 16 punti, rispetto al primo turno del 26 maggio (68,21%).
Il Partito Democratico si rifà a Livorno, città riconquistata dopo 5 anni di governo M5S: il candidato dem Luca Salvetti ottiene oltre il 60%. L’altra città fino ad oggi governata dal Movimento di Luigi Di Maio era Avellino: il nuovo sindaco è Gianluca Festa, sostenuto da liste civiche di area progressista, che ha battuto il candidato ufficiale del Pd per circa 600 voti.
Ottime notizie per il Centrosinistra e in particolare per il segretario del Pd Nicola Zingaretti arrivano anche da Prato, che ha rieletto Matteo Biffoni, da Reggio Emilia (vince Luca Vecchi), Cesena (vince Enzo Lattuca) e Cremona (vince Gianluca Galimberti). Al cardiopalma lo scrutinio a Verbania, dove il testa a testa si è risolto all’ultimo voto a favore di Silvia Marchionini, sindaco di Centrosinistra uscente (ha vinto per meno di 200 voti di scarto). E non finisce qui perché il Pd ‘ruba’ il controllo di Rovigo al Centrodestra con Edoardo Gaffeo.
Il Centrodestra a trazione leghista ‘scippa’ però – oltre a Ferrara e Forlì – altre due città storicamente di Centrosinistra: Vercelli (eletto Andrea Corsaro) e Biella (vince Claudio Corradino) in Piemonte. Il Centrodestra conferma la guida di Foggia (eletto Franco Landella) e di Ascoli Piceno con Marco Fioravanti.
I casi più interessanti arrivano però da Molise e Basilicata. A Campobasso netta vittoria del candidato del Movimento 5 Stelle Roberto Gravina. Era l’unico capoluogo con un candidato pentastellato in corsa dopo la debacle del 26 maggio. Campobasso e l’altra città molisana al ballottaggio, Termoli, sono state al centro del dibattito politico per un presunto tentativo di patto di desistenza tra grillini e dem che avrebbe dovuto portare all’elezione di Gravina a Campobasso (avvenuta) e del candidato Pd a Termoli. Ma se desistenza c’è stata, ha funzionato solo a Campobasso visto che a Termoli ha vinto nettamente il candidato di Centrodestra.
A Potenza è stato eletto per soli 200 voti Mario Guarente della coalizione di Centrodestra battendo il candidato sostenuto da liste civiche Valerio Tramutoli. Il fatto che lo spoglio sia stato a lungo un testa a testa è segno che su Tramutoli che partiva molto indiestro sono naturalmente convogliati i consensi del centrosinistra ma forse anche di parte dei pentastellati.
Fonte: www.affaritaliani.it