Da Roma arriverà Luca Devito per illustrare la convenzione tra la Fitet e il Credito Sportivo.
TEVERINO: UN NONO POSTO CHE RIENTRA NELLA MEDIA
Esperienza tutto sommato positiva quella vissuta a Terni dai due piccoli pongisti isolani. Samuele Camboni e Letizia Porcu, entrambi tesserati con la Muraverese, hanno chiuso al nono posto nella classifica finale del Trofeo Teverino Ping Pong Kids. Risultato che soddisfa il vice presidente della FItet Sardegna Gianluca Mattana, in versione accompagnatore dei due rappresentanti, anche perché facenti parte della società sarrabese da lui presieduta.
Andando a vedere la classifica nei dettagli si evince che in quella totale maschile Samuele si è classificato al decimo posto su 42 partecipanti e undicesimo nella prova del tennistavolo. Letizia giunge quindicesima (su 38 iscritte) nel tennistavolo e ventunesima nelle prove motorie, dove forse ci si attendeva qualcosa in più.
LE IMPRESSIONI DI GIANLUCA MATTANA
Per motivi di lavoro il tecnico regionale Francesca Saiu non poteva partecipare all’importante manifestazione giovanile. Il suo degno sostituto è sembrato proprio Gianluca Mattana a cui questo tipo di manifestazioni piacciono molto. E lo spiega in questa breve intervista.
Un giudizio sulla prestazione globale?
Non era facile fare meglio. Nel rendimento ha inciso sicuramente la nuova formula che era tutta da scoprire. Il livello generale l’ho trovato molto omogeneo ma di sicuro inferiore rispetto a quelli cui eravamo abituati a vedere.
Sui tuoi atleti cosa puoi aggiungere?
Samuele non aveva mai provato prima esperienze nazionali, e il suo rendimento ci è piaciuto, siamo molto soddisfatti. Sinceramente poteva fare qualcosa di più nel tennistavolo perché è stato estromesso da un ragazzo siciliano che poi ha vinto la competizione. Ma a mio avviso nonostante il 3-0 finale il nostro ragazzo si è trovato sempre avanti e gli ha dato molto filo da torcere; si arrendeva solo nei finali dei parziali.
E la sua compagna?
Letizia ha manifestato, specie nel tennistavolo, delle lacune che dovremo curare attentamente, si è difesa meglio nelle prove motorie.
Come è stata vissuta la trasferta in tutte le sue peculiarità?
Per i genitori al seguito è stata una esperienza positiva perché hanno conosciuto questo mondo anche a livello nazionale, ora sanno come funziona. Si sono resi conto che l’ambiente è sano, fare amicizia con i rappresentanti delle altre squadre regionali viene naturale
E per te che avventura è stata?
Forgiare i più piccoli è il lavoro che mi piace di più. Quando partecipano a manifestazioni come il Teverino e li vedi sorridere, ti si riempie il cuore di felicità sportiva. Preferisco un’esperienza come questa ad una salvezza in una serie nazionale.
I tuoi allievi ricorderanno in futuro quest’esperienza?
Immagino proprio di sì. Penso a quando Letizia e Samuele hanno messo per la prima volta i piedi in palestra e li abbiamo subito tartassati con esercizi vari: fune, corse, salti in lungo. Loro ci guardavano con perplessità e obbedivano sommessamente. A Terni si sono resi conto che nulla era dettato dal caso e soprattutto quanto fossero altamente competitive le altre rappresentative regionali.
E’ tutto di buon auspicio?
I nostri giocatori trarranno vantaggi da questa esperienza. Accrescerà la voglia di allenarsi e andare avanti. Il Teverino lo vedo come un trampolino di lancio per spingerli verso altri traguardi da vivere durante i tornei nazionali che affronteranno già dalla prossima stagione.
COPPA SARDEGNA: LA SAETTA QUARTU FA DUE SU TRE SUL PODIO
Non c’è stato il boom di iscrizioni fatto registrare lo scorso anno con ben 31 adesioni, ma anche con 15 compagini la Coppa Sardegna è sempre un gran daffare per l’organizzazione firmata Fitet Sardegna – Tennistavolo Norbello che comunque se la cava egregiamente grazie anche all’attento monitoraggio del presidente Simone Carrucciu.
Sotto la ferma vigilanza dell’arbitro Nicola Mazzuzzi le protagoniste si sono date da fare prima con le fasi a gironi e poi con il tabellone ad eliminazione diretta al cui accesso sono state chiamate le vincitrici: La Saetta A (Gian Luca De Vita, Alberto Manos, Michela Mura), San Orione Rosmarino A (Pietro Pili, Luciano Macrì), Torrellas Gialla (Gabriele Aresu, Licio Rasulo), Guspini B (Gioele Melis, Francesco Broccia), La Saetta B (Christian Ferro, Alessandro Mercenaro, Lorenzo Piras), Guspini A (Massimiliano Broccia, Fabrizio Melis), Tennistavolo Sassari (Gian Felice Delogu, Maurizio Ledda) Tennistavolo Norbello (Andrea Zuccato, Eleonora Trudu).
La favorita appare subito la Saetta A che vanta dei punteggi totali superiori sia al Tennistavolo Norbello sia ai loro fratelli de La Saetta B. Il pronostico viene rispettato in pieno con la compagine quartese A che si impone proprio sulla B, con Guspini B e Tennistavolo Norbello relegati nel podio più basso.
Tra i protagonisti prende la parola Michela Mura che racconta così questa vittoria annunciata: “Nella prima partita abbiamo incontrato l’Oristano Celeste, battuto 3-0 con qualche difficoltà nel doppio giocato da Luca De Vita e Alberto Manos contro Emanuele Marras e Sebastiano Urrai. Nella restante gara del girone giochiamo contro il Guspini A.
Inizio io contro Massimiliano Broccia e vinco giocando molto bene (3-0) incontrando qualche difficoltà solo nell’ultimo set. Luca, sebbene preoccupato di dover incontrare Fabrizio Melis, riesce a portarsi a casa l’incontro (3-0), mentre il doppio, giocato da me e Alberto, non ci ha procurato alcun problema. Vinto il nostro raggruppamento ci ritroviamo direttamente in semifinale contro il Guspini B. Inizio io battendo Gioele Melis 3-0 con qualche difficoltà nel primo set grazie alla sua prima palla veramente forte.
Subito dopo Alberto gioca la partita più lunga di questo torneo: si misura contro Francesco Broccia che lo trascina fino al quinto set. Il mio “cumpàngio”, così ci chiamiamo tra noi scherzosamente, si aggiudica la partita chiudendo l’ultimo punto con uno splendido rovescio. Siamo in vantaggio per 2-0; consapevoli che la coppia avversaria sia molto forte. Io e Alberto giochiamo il doppio senza timore e conquistiamo l’accesso alla finale. La bella sorpresa della finale è stata incontrare l’altra squadra della Saetta, composta da Lorenzo Piras, Alessandro Mercenaro e Christian Ferro.
La prima partita la gioco io contro il mio allenatore e vinco 3-2 anche grazie a qualche errore di troppo di Christian nel servizio. Dopo si sfidano Luca e Lorenzo. Partita molto lunga e ansiosa per noi compagni di squadra grazie ai tanti match point che Luca non riesce a sfruttare permettendo a Lorenzo di approfittarne e di chiudere sul 3-2.
Partita successiva: io e Alberto giochiamo il doppio convinti di riuscire a spuntarla abbastanza facilmente contro Alessandro e Lorenzo ma i due avversari giocano incredibilmente bene e ci battono 3-2. Sotto per 2-1 la situazione si fa complicata; Alberto è molto stanco, complice anche la giornata molto calda e afosa; comunque sia Alberto dà fondo alla “riserva” e con l’ultimo briciolo di energia e attingendo alla fonte dell’esperienza ristabilisce la parità regolando Alessandro con uno strepitoso 3-0.
A questo punto la responsabilità è tutta sulle mie spalle. Gioco la partita decisiva contro Lorenzo. Al primo set ho avuto qualche difficoltà, ero spaventata dal fatto che Lorenzo stesse giocando molto, molto bene ma, sfoderando una prima palla molto carica, lui era costretto a tenere ed io potevo tranquillamente fare il punto decisivo entrando sulla seconda palla.
Vinciamo noi 3-2 con molta felicità date le ultime due edizioni finite in semifinale. E’ il caso di dire che abbiamo colorato di verde il podio. Un ringraziamento speciale allo stanco veterano Alberto che nonostante la sua età è riuscito a vincere tutte le partite. L’unica nota negativa di questo torneo è stata, come ha convenuto anche il presidente Fitet Sardegna/Tennistavolo Norbello Simone Carrucciu, che alla finale non ha assistito nessuno, sono andati via tutti”.
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