Domani (venerdì 7 giugno) il capitolo finale della tournée iniziata nello scorso marzo, vedrà la compagnia diretta da Maria Virginia Siriu di scena al Teatro Massimo (evento patrocinato dal Comune di Cagliari), dove alle ore 21 saranno di scena gli attori Carla Orrù, Fabrizio Congia, Marco Secchi e Andrea Vargiu, con i costumi di Marilena Pitturru (autrice anche delle maschere) e Salvatore Aresu e le musiche dei Menhir (storica formazione hip hop nuorese tra le più importanti nella storia del genere in Sardegna), per dare vita alla fortunata opera teatrale figlia dell’incontro tra la letteratura di Niffoi con il teatro della Siriu. Da questa commistione trae linfa vitale una pièce che dà corpo alle emozioni, ai valori e ai linguaggi che popolano il romanzo, vero e proprio caso editoriale dei primi anni duemila.
“I temi (amore, morte, vendetta) e il coro di voci paesane che abitano il romanzo di Niffoi sono quelli della tragedia classica. – afferma la regista Maria Virginia Siriu – Il linguaggio della scena è essenziale e utilizza i segni della contemporaneità e dell’identità, nel disegno dello spazio, sottolineato da elementi geometrici, nelle musiche del gruppo hip hop Menhir e nell’interpretazione del cast con il physical theatre, che mette al centro gli attori.”
Lo spettacolo ha una durata di 65 minuti, e prevede l’acquisto di un biglietto (intero a 10€ – ridotto studenti 7€) in prevendita presso la biglietteria del Teatro Massimo (via De Magistris 12 – Cagliari, telefono 0702796620), dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19 e la sera dello spettacolo fino alle 21. I tagliandi sono disponibili anche in prevendita online suwww.diyticket.it e al numero 060406.
LO SPETTACOLO – Barbagia, anni ’30. A Laranei e Taculè la vita scorre sempre uguale, all’ombra del podestà e della tradizione. La violenza è ovunque: nello strapotere fascista, nelle angherie delle forze dell’ordine, nelle consuetudini che fossilizzano gli individui in ruoli prescritti e azioni comandate. Essere donna significa solo pregare, procreare e lavorare nei campi. Pare non esista via di fuga. La giovane Mintonia, però, è diversa. Studia da autodidatta, legge Grazia Deledda e Lev Tolstoj, non si rassegna a subire la vita. Si innamora di Micheddu, testa calda del paese, e contro il volere della comunità sceglie di sposarlo. Micheddu non ama sottomettersi al potere, men che meno a quello fascista: si fa beffe del Duce e della polizia. Ben presto si guadagna l’odio del podestà e di Centini, il brigadiere locale. I temi (amore, morte, vendetta) e il coro di voci paesane che abitano il romanzo di Niffoi sono quelli della tragedia classica. Theandric Teatro sceglie di portarlo in scena proprio così: le scene corrono verso il drammatico epilogo finale, inframezzate dal coro. Il linguaggio è essenziale e, sebbene radicato nella realtà locale di due piccoli paesi della Barbagia, parla alle menti e ai cuori di valori universali.
LA COMPAGNIA – Theandric Teatro Nonviolento nasce nel 2001 dall’incontro tra l’attore e regista Gary Brackett e l’attrice, regista e studiosa di filosofia Maria Virginia Siriu. L’esperienza intorno alla quale si concretizza il progetto teatrale è la ricerca condotta dai fondatori sul rinnovamento dei linguaggi artistici in relazione al ruolo sociale del teatro come veicolo capace di canalizzare e divulgare una riflessione critica sull’uomo contemporaneo. L’associazione culturale Theandric svolge fin dalla sua fondazione un’attività di ricerca nell’ambito del teatro “politico”, inteso come teatro totale, un teatro che non ammette frattura tra spazio scenico e sociale ma intende riflettere insieme allo spettatore sui temi più urgenti del vivere contemporaneo e cercare insieme ad esso uno stimolo all’azione che necessariamente non si svolgerà nel momento in cui si vive il rito scenico, ma nella vita quotidiana. Questa ricerca si è focalizzata ben presto sulla nonviolenza come alternativa per la soluzione del conflitto a livello personale, sociale e politico. La nonviolenza è diventata una scelta di vita e il centro del lavoro teatrale, che persegue la sua diffusione e divulgazione attraverso due momenti: gli spettacoli e le manifestazioni culturali e i laboratori nei quali si lavora allo sviluppo della personalità nonviolenta attraverso le tecniche teatrali.
LA DIREZIONE ARTISTICA – Maria Virginia Siriu: laureata in Filosofia all’Università degli studi di Cagliari, debutta come attrice nello spettacolo Don Cristobal e Donna Rosita tratto da Federico Garcia Lorca per la regia di Guglielmo Ferraiola. Dal 1997 al 2000 approfondisce la formazione teatrale studiando con diversi membri del C.I.C.T. di Parigi diretto da Peter Brook: Bruce Myers, Yoshi Oida, Alain Maratrat, Tapa Sudana, Karunakaran Nair, Miriam Goldschmidt e Sotigui Koiuaté. Nel 1997 frequenta un laboratorio del Living Theatre in cui conosce Judith Malina con cui collaborerà come direttrice di scena e assistente di regia fino al 2003 presso il Living Europa. Con la storica compagnia fondata da Beck e Malina parteciperà alla nuova produzione Resistenza Adesso e in workshop e riprese dedicate a produzioni classiche della compagnia come Mysteryes and the Small Pieces e Utopia. Dal 2003 cura le regie della compagnia Theandric, realizzando spettacoli che hanno spesso debuttato nei festival internazionali, su cui spicca il Fringe Festival di Edimburgo.