Popolo della Famiglia Sardegna : ripristinata la pena di morte
Condannare un disabile ( così come chiunque altro) a morire di fame e di sete, è un atto incivile e barbaro. Questo è il pensiero del Popolo della Famiglia Sardegna, dopo aver appreso la notizia della decisione della Corte di Cassazione francese di far morire di fame e di sete Vincent Lambert, ricoverato presso l’ospedale Chu Sébastopol di Reims.Almeno ai tempi della ghigliottina la morte era veloce e indolore. Nemmeno al peggiore dei delinquenti si augurerebbe di morire di fame e di sete. Vincent non ha alcuna colpa se non quella di essere un peso e un costo per lo Stato.
Il 24 settembre anche in Italia la Cassazione deciderà se depenalizzare o no l’articolo 580 del codice penale, nel quale si contempla il reato di istigazione o aiuto al suicidio. Il Popolo della Famiglia Sardegna invita a questo proposito i parlamentari che si definiscono Cattolici a presentare in Parlamento un emendamento che confermi la validità del suddetto articolo e ad evitare che si aprano le porte all’eutanasia, che porterebbe inevitabilmente ad avere molti Vincent Lambert anche in Italia.
Se ci fosse un dibattito parlamentare in corso e soprattutto se un partito come la Lega, che ha raddoppiato i suoi consensi in un anno e si prepara a governare da solo, si fosse fieramente opposto alla morte assistita, con la metà della determinazione con cui si è opposto agli sbarchi dei migranti, la Consulta avrebbe avuto le sue difficoltà a depenalizzare l’aiuto al suicidio.
Esprimiamo la nostra indignazione verso questa ignobile condanna a morte, e tutta la nostra vicinanza a Vincent e ai suoi genitori. Non possiamo cambiare la sentenza, ma nessuno ci impedirà di urlare la nostra rabbia e il nostro dissenso per questa ingiustizia!!!