L’attività è stata coordinata dal Comandante dell’Ufficio Circondariale T.V.(CP) Angelo FILOSA, sotto l’egida della Procura della Repubblica di tempio Pausania, e con la collaborazione dei tecnici comunali di Golfo Aranci.
L’area dell’insenatura interna di Punta Bados era stata trasformata in un deposito di rifiuti con l’abbandono di n. 5 natanti in vetroresina fatiscenti semidistrutti, una moto d’acqua semiaffondata, tre motori per natanti (pericolosi per l’ambiente per l’eventuale presenza di oli residui), pneumatici, materiali edili e parti varie di imbarcazioni e natanti, alcune semisommerse dalla sabbia.
L’intendimento della Guardia Costiera di Golfo Aranci e dell’Amministrazione Comunale è quella di liberare la zona, ormai trasformata ad un “cimitero per barche” e restituirla al pubblico uso, soprattutto per le sue caratteristiche bellezze naturali tipiche della macchia sarda.Infatti l’amministrazione comunale di Golfo Aranci, provvederà a breve ad avviare le procedure per la bonifica e lo smaltimento dei rifiuti posti sotto sequestro.
Durante l’attività è stato anche posto sotto sequestro un piccolo pontile abusivo, senza titolo e pericoloso in quanto instabile.
Per l’abbandono incontrollato di rifiuti sono stati ipotizzati i reati del Codice dell’Ambiente di cui agli artt. 192 e 256 del D.Lgs 152/2006, mentre per l’opera abusiva è stato ipotizzato il reato dell’art. 1161 e 54 del Codice della Navigazione, oltre alle fattispecie edilizio-urbanistiche e paesaggistiche. L’obiettivo dell’Ufficio Circondariale è quello di verificare le cale e le spiagge dell’area di giurisdizione al fine di reprimere e scoraggiare tutti i tentativi di abusivismo, soprattutto con riferimento al fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti.
La Guardia Costiera di Golfo Aranci, ricorda, per qualsiasi evenienza, il numero blu gratuito1530 per le emergenze in mare, oltre ai consueti mezzi di comunicazione.