La XXXII edizione del Cala Gonone Jazz Festival torna per il 2019 con un festival diffuso tra Cagliari, con un’anteprima il 18 luglio presso il centro culturale EXMA EXhibiting and Moving Arts, Dorgali e il borgo marino di Cala Gonone.
I trentadue anni della manifestazione, organizzata dall’associazione culturale “L’intermezzo” di Nuoro, rinnovano la programmazione con la cifra stilistica che negli ultimi anni ha caratterizzato la scelta di artisti, iniziative e location. Un progressivo inserimento di nuove promesse della musica jazz, sperimentale, elettronica, world music, busker da collocarsi in contesti, anche ambientali, sempre più inclusivi che tengano in forte considerazione le specificità territoriali, esaltandone le potenzialità e contribuendo alla formazione e la crescita collettiva di un pubblico, ormai di casa a Cala Gonone, ma anche della comunità autoctona, grazie al cui supporto si riscontrano -di anno in anno- i risultati positivi del festival.
“Abbiamo scelto di riproporre la formula del festival diffuso, una soluzione dinamica che ha permesso, anche in passato, una declinazione più coinvolgente della rassegna” spiegano gli organizzatori “Per questa edizione abbiamo fatto delle valutazioni importanti, una delle quali maturata in seguito ad alcune sperimentazioni portate avanti durante la scorsa edizione e che ci hanno offerto un quadro più chiaro di quali siano gli scenari migliori per una maggiore interazione con pubblico, residenti e produttori locali: i concerti all’aperto.
Quest’anno abbiamo infatti deciso di sopprimere la location del teatro, la quale verrà utilizzata unicamente come punto di raccolta, gestione della logistica e biglietteria, ma per gli spettacoli la nostra ferma intenzione è di adottare nuovi spazi.
Abbiamo confermato l’adozione del lungomare Palmasera che la scorsa manifestazione ha permesso di concentrare un vasto pubblico, per alcune delle esecuzioni serali, nella piccola arena antistante la spiaggia, che consenta agli ascoltatori sia di prendere posto e conoscere il Cala Gonone Jazz Festival o di proseguire la serata fermandosi ad assistere allo spettacolo, continuando a passeggiare e magari sorseggiare qualche bicchiere di vino della Cantina di Dorgali o –ancora- curiosare tra gli stand presenti nell’area”
Le novità saranno infatti legate alla scelta dell’Arena Palmasera come punto di intersezione tra concerti, turismo e attività locali.
Il passaggio di consegne nel direttivo della Cantina di Dorgali ha inoltre rinnovato gli accordi con l’azienda grazie al dialogo aperto col nuovo direttore Antonio Posadinu, subentrato ad Antonio Casu nel marzo 2019. La convalida di una collaborazione consentirà di fornire un servizio ormai simbiotico da qualche anno a questa parte, quello delle degustazioni guidate dei prodotti vinicoli alle quali sarà accompagnato un carnet per le consumazioni, il bicchiere e la pochette.
Uno dei palchi, infatti, previsti per la manifestazione sarà lo spazio esterno della stessa cantina nella mattinata della prima giornata, dove si terrà una presentazione del festival e la performance di uno degli artisti in cartellone.
Confermate anche per quest’anno le location delle Grotte del Bue Marino e l’Acquario di Cala Gonone oltre alla ratifica degli accordi con la coop Pastori Dorgali per la concessione dei prodotti gastronomici e il Distretto Culturale Nuorese.
Per la 32esima edizione del Cala Gonone Jazz Festival è in programma una doppia anteprima a Cagliari e Dorgali.
Il capoluogo sardo ospiterà, giovedì 18 luglio alle 21,00 presso l’EXMA il concerto del pianista sardo, trapiantato a New York, Alberto Pibiri in trio (Alberto Pibiri – piano, James Cammack – double bass, Adrian Cunningham – clarinet e sax).
Il taglio dei nastri di partenza sarà invece il 26 luglio alla Cantina di Dorgali alle 12,00 con il One Man Band di Orani, busker, cittadino del mondo e bluesman Andrea Cubeddu “Weak like a Man” celebrazione della debolezza umana di fronte alle pretese inarrestabili della frenesia contemporanea ed esigente.
In Acquario, alle 19,00 pronti per la prima serata con degustazione guidata e performance dei Safir Nòu (Antonio Firinu – chitarra e fisarmonica, Sergio Tifu – violino, Ivana Busu – elettronica, Andrea Lai – contrabbasso, Antonio Pinna – batteria) progetto di musica strumentale che spazia dalla musica cinematica, al rock, alla world music.
Il Lungomare Palmasera – Il villaggio del Jazz, alle 21,30 il nuovo spazio adibito a concerti, esposizioni e degustazioni, nuova sede dei concerti serali ospiterà i MALASORTI “S’ArdiCity” (Francesco Medda “Arrogalla” elettronica – Emanuele Pittoni voce – Francesco Bachis tromba) con l’apertura del batterista Gianrico Manca e il Transition quintet “Rizoma” (Gianrico Manca- batteria e composizione, Matteo Piras – contrabbasso, Vittorio Esposito – piano, Jordan Corda – vibrafono, Antonio Floris – chitarra).
Sabato 27 luglio si salpa finalmente per le Grotte del Bue Marino alle 11,00 dove si esibirà il duo voce e chitarra di Elina duni e Rob Luft. Brani d’amore, di perdita e di partenza, musica balcanica e tradizionale albanese, sono parte fondante dello stile della cantante di Tirana, in cui la malinconia delle sonorità della sua terra lasciano spazio all’espressione delle canzoni popolari e cantautoriali provenienti da tutto il mondo.
Rientrati sulla terraferma, l’Acquario alle 19,00 sarà pervaso dal sound cubano, caraibico e africano dei Radioclave (Antonio Franca – voce campana, Valentina Casu – voce e maracas, Paolo Corda – chitarra, Sandro Zizi – fisarmonica, Marco Bande – tastiere, Sebastiano pacifico – bongò, Jacopo Careddu – percussioni, Gavino Paddeu – basso) a cui seguirà la consueta degustazione guidata di prodotti locali e vini di Dorgali.
Doppio concerto anche per la serata al Villaggio del Jazz – Lungomare Palmasera alle 21,30, la cui apertura sarà affidata ai due giovani buskers, Moses Concas (armonica beatbox) e Andrea Cubeddu.
Subito dopo The Allan Harris Band (Allan Harris – voce e chitarra, Kerem Gorsev – piano, Ferit Odman – drums, Kagan Yildiz – bass) il cui omonimo cantante crooner e vocalist citato dai preferiti di Tony Bennett, ci trascinerà nell’american song grazie ad un ritmo ed eleganza che ricordano i grandi Sinatra e Nat ‘King’ Cole.
Si chiude domenica 28 luglio con una giornata fitta di concerti a partire dalla mattina alle Grotte del Bue Marino alle 11,00 con Choro de Rua (Barbara Piperno flauto, Marco Ruviaro mandolino e chitarra 7 corde). Il duo, come trasmette lo stesso nome della formazione, nasce con il proposito di diffondere il Choro, ossia la musica strumentale pilastro della tradizione brasiliana, che la Piperno e Ruviano portano in giro per il mondo nei festival o per strada.
Il tramonto all’Acquario, alle 19,00, sarà lo scenario del classic jazz del Superposthardbop 4tet (Massimiliano Dosoli – Clarinetti, Andrea Carta Careddu- Batteria e percussioni Andrea Leone – Sax Tenore, Jonathan Ho – Contrabbasso), nato per iniziativa di Massimiliano Dosoli e il cui repertorio spazia da composizioni originali ad arrangiamenti molto rivisitati di brani di Ellington e Monk, Jim Black e Julian Lage).
Salutiamo l’edizione 2019 al Lungomare Palmasera -Il villaggio del Jazz alle 21,30 con l’apertura di Fabrice Eurly, il “pianiste fou” francese, virtuoso di musica classica, contemporanea e jazz, reduce dalla maratona di oltre 13 ore di piano ininterrotte, infrangendo ogni record mai registrato.
Gli Ozmosys (Omar Hakim – percussioni, Rachel Z – piano, Linley Marthe – basso, Kurt Rosenwinkel – chitarra) capitanati dalla leggenda della batteria Omar Hakim, già musicista di Miles Davis, David Bowie, Madonna e Daft Punk, insieme alla tastierista Rachel Z, concludono la 32esima edizione del Cala Gonone Jazz Festival con un grande spettacolo tra fusion, funk e acid jazz.