“L’Italia – dice Francesco Rutelli – ha sempre usato la cultura in modo non arrogante, perché è un paese che si è fatto conquistare positivamente dalle altre culture. La diplomazia culturale apre grandi opportunità per un paese come il nostro, e in tempi difficili per l’economia la diplomazia culturale diventa uno strumento di benessere, di crescita economica e di contributo alla pace internazionale. Penso che la diplomazia culturale sia un tema di grande attualità e importanza per il futuro dell’Italia”.
La diplomazia culturale può dunque rappresentare uno strumento prezioso per promuovere l’interesse nazionale e per contribuire a intessere relazioni internazionali basate sul dialogo e il miglioramento della coesistenza e la pace, in un mondo che torna a essere molto sensibile a sovranismi e assertività nazionalistiche. Che ruolo si può immaginare di attribuire alla Diplomazia Culturale contemporanea dell’Italia? In che modo promuovere l’interesse nazionale continuando a concorrere a pacifiche e più sicure relazioni internazionali, attraverso la Cultura e le industrie culturali? L’incontro con Francesco Rutelli – autore del libro La Diplomazia Culturale italiana. Il Patrimonio, le industrie creative e l’interesse nazionale – diventa così l’opportunità per affrontare e dibattere temi di grande attualità.
Francesco Rutelli durante la sua lunga carriera politica ha ricoperto le cariche di Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e di Vicepresidente del Consiglio nel secondo governo Prodi.
È stato eletto sindaco di Roma nel 1993, rieletto nel 1997 e ha ricoperto la carica fino al gennaio 2001. Infine è stato presidente nazionale e leader del partito politico “Democrazia è Libertà – La Margherita” dal 2001 al 2007, ossia dall’anno della sua fondazione fino allo scioglimento nel Partito Democratico.
In trent’anni è stato eletto sei volte in Parlamento: è diventato deputato alla Camera nel 1983, nel 1987, nel 1992, nel 2001 e nel 2006, mentre dal 2008 al 2013 ha ricoperto la carica di Senatore. È stato ricandidato sindaco di Roma per il centrosinistra nel 2008. Nell’ottobre del 2009 ha annunciato ufficialmente l’uscita dal Partito Democratico e ha costituito il movimento Alleanza per l’Italia. E’ cofondatore e co-presidente del Pde (Partito Democratico Europeo). E’ presidente di numerose associazioni, come Incontro di Civiltà, e dall’ottobre 2016 è Presidente dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive).
Anna Piras, alla Rai di Roma dal 1995 al 2013, si è occupata soprattutto di politica interna ed estera. Per oltre 15 anni tra le più apprezzate giornaliste parlamentari Rai, ha vissuto anche a Bruxelles e Strasburgo per seguire l’attività delle istituzioni europee. Dal 2013 è caporedattrice del TGR della Sardegna.