Ci sono incontri che sembrerebbero restare circoscritti in un singolo momento e che invece finiscono per innescare percorsi sorprendenti, inoltrandosi verso un nuovo cammino. Insieme.
Così è stato per Ginevra Di Marco e Cristina Donà, due delle voci più carismatiche e influenti della musica italiana. Dopo essersi esibite insieme per alcuni concerti la scorsa estate, le due autrici che hanno contribuito a plasmare la materia rock e cantautorale in Italia, hanno deciso di intraprendere un cammino congiunto e di suggellare la loro communione artistica con un tour e un album a doppia firma, rispettivamente in partenza e in uscita venerdì 28 giugno. Forti delle rispettive carrier costellate di TargheTenco e di grandi canzoni, Ginevra e Cristina realizzano oggi un’opera omonima che ripercorre alcune tappe dei loro percorsi musicali e ne fissa di nuove.
“Siamo partite con l’idea di fare qualche concerto insieme convinte che condividere il palco sarebbe stato abbastanza, e così per cominciare abbiamo fatto due concerti durante la scorsa estate. Ma quei concerti sono stati magici, più belli di quanto potessimo immaginare. Da lì la spinta ad andare oltre, e la decisione di “fermare” questa comunione artistica e umana con un intero tour e un disco.”
Alla base del disco c’è in primis un’amicizia atavica: Cristina Donà vide per la prima volta Ginevra Di Marco a un concerto del tour di “In quiete” dei C.S.I., ammirandone la voce straordinaria, la presenza sul palco e quella femminilità “che credeva di non avere”. A distanza di poco tempo, agli albori della sua carriera, la Donà si esibì da sola con la sua chitarra in aperture proprio alla band emiliana, per il tour di “Tabula Rasa Elettrificata”, folgorando Ginevra (e l’intero Consorzio dei suonatori) per la sua voce vellutata, capace di squarciare mondi emotive nuovi. Da lì, le due artiste hanno stretto un rapporto di stima e amicizia vera che con questo album si estrinseca con grazia e carattere.
Nel cuore di questa inedita collaborazione c’è la volontà di “condensare in una manciata di canzoni il nostro vissuto, ovvero il passato che ci ha nutrito e fatto incontrare, e il presente, affinché la fotografia di questo disco fosse più ricca e rispettosa possibile di un sentire comune. Per questo, oltre a mescolare le nostre voci su brani che fanno parte dei rispettivi repertori, abbiamo deciso di scrivere nuove canzoni per rappresentare l’essere qui oggi, scoprendo una passione comune, il camminare, divenuto il tema di fondo del disco. Da lì siamo partite per raccontare in musica il senso del cammino: cammino come gesto quotidiano, come scoperta di sé nella natura, come risorsa ma anche come metafora, come osservazione del cammino altrui che spesso è fatica e sofferenza, il cammino di chi cerca una realtà migliore per sopravvivere, il cammino dell’essere madri. Camminare come spinta propulsiva verso la vita, la curiosità, il viaggio, la conoscenza, il tentativo di renderci, in ogni esperienza, persone migliori.
Da una parte il cammino delle due artiste si distende sulle orme delle loro radici, con la reinterpretazione di alcunibrani dei rispettivi repertori riarrangiati per questa special occasione. Dall’altra, Di Marco e Donà procedono nel presente con una sensibilità tutta femminile che diventa lente d’ingrandimento e strumento d’indagine per raccontare le questioni della nostra contemporaneità, contemplandone le meraviglie o disegnandone le contraddizioni con pennellate dolci amare. Dal grande fenomeno delle migrazioni di Confine all’incitamento al coraggio ad andare avanti rivolto al mondo femminile -oggi sempre più in difficoltà – di Un passo alla volta, alla celebrazione del Camminare come pratica per ritrovare se stessi, i tre brani inediti del disco fotografano il nostro tempo e si soffermano su nuovi orizzonti.
Abili padrone di una ricchezza stilistica che permette loro di scegliere per ogni brano i linguaggi sonori più congeniali, le due artiste hanno scelto di farsi affiancare nella produzione artistica e nella realizzazione musicale dai compagni di sempre: il gruppo stabile di Ginevra, con Francesco Magnelli (piano, magnellophoni), Andrea Salvadori (chitarra, tzouras) e Luca Ragazzo (batteria), con l’aggiunta del produttore e co-autore degli ultimo dischi di Cristina, Saverio Lanza (chitarra, basso). Fra gli autori dei testi dell’album – realizzato grazie a una fortunate campagna di crowdfunding – figura anche Francesco Gazzè, che ha donato a Ginevra e Cristina le parole di Confine.
Con questo lavoro Ginevra e Cristina hanno vinto il Premio Speciale Mei 2019 riconoscimento che verrà consegnato il 5 ottobre al Teatro Masini di Faenza.
In concerto I diversi stili di Cristina e Ginevra si intrecciano in maniera armoniosa in un’unica, affascinante dimensione. Sul palco I reciproci sguardi ne svelano l’intesa, la naturalezza e la loro potenza espressiva contagiando il pubblico che si emoziona, sorride, riflette e applaude. Il tour estivo toccherà le maggiori città e i festival più prestigiosi della nostra Penisola, partendo il 28 giugno dal Lilith Festiva di Genova che si terrà presso I Giardini Luzzati.
Track list Ginevra Di Marco & Cristina Donà
1) Un passo alla volta
2) Camminare
3) Confine
4) La rosa enflorece
5) Così vicini
6) Perpendicolare
7) J
8) 1/365
L’inizio del concerto è previsto alle ore 20:30 con l’apertura affidata alla cantautrice genovese Roberta Barabino che scrive canzoni da quando era ragazzina, l’incontro ed il lavoro con Bob Quadrelli le dona più fiducia nella sua fantasia e le apre le porte dell’underground cittadino, costringendola a misurarsi con un vero pubblico[foto id=””]
Il suo primo disco “Magot” (Egea 2011), terzo al Premio Tenco 2012 nella sezione Opera prima, è stato prodotto insieme a Raffaele Rebaudengo (violista del Gnu Quartet) e ha avuto una bella accoglienza da parte di pubblico e critica.
Ha realizzato quest’anno il suo secondo album, prodotto ancora con Raffaele Rebaudengo, dal titolo “Il Tempo degli Animali” e che uscirà a Settembre 2019.
Il Tempo degli Animali raccoglie dieci canzoni (undici con il remix finale ad opera del producer Roberto Agus che ne ha anche disegnato anche la copertina) dalle sonorità avvolgenti e a tratti ipnotiche che portano chi ascolta in un mondo onirico attraverso uno stile molto personale, sia nella composizione che negli arrangiamenti. I testi sono lettere mai spedite, desideri, piccole storie autobiografiche e di altre vite. C’è per esempio una donna che mentre impara a ballare il tango si innamora di nuovo della vita, un pescatore che canta del suo amore per una carpa, un valzer danzato nella totale incomunicabilità, sinistro e zoppicante, un’isola che non si può lasciare, un senso di inadeguatezza, l’incontro in sogno con la nonna, la ricerca di una madre… e la continua sensazione, nei testi e nelle sonorità, di qualcosa che è iniziato e mai finito un po’ come un mantra.”
Registrato, mixato e masterizzato da Mattia Cominotto al Greenfog Studio con la collaborazione di Tristan Martinelli e la preproduzione di Bernardo Russo.
Suonano nel disco : Bernardo Russo , che si occupato della preproduzione, Jacopo Ristori, Raffaele Rebaudengo.
Alessandro Alexovits, Alessandro Paolini, Saverio Malaspina, Lorenzo Capello, Tina Omerzo, Tristan Martinelli,
Silvia Manfredi e tre ospiti speciali: Stefano Cabrera che ha arrangiato e suonato gli archi di “Soggiorno obbligato”,
Tom Stearn dei Kettle of Kites con il suo banjo e chitarra acustica in “Genova New York” e Deian Martinelli voce in
“Sesamo”.
Il disco è stato già anticipato da due singoli : “Chi sei” con il videoclip di Luca Pagnotta e “Uovo in bilico” in
anteprima per Shiver, girato e registrato dal vivo in piano sequenza da Fulvio Masini all’interno dello Studio K di
Genova con Laura Monti al violoncello.