Gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Olbia hanno posto sotto sequestro un’area di circa 500 metri quadri sita in località Costa Corallina, all’interno dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, a causa della presenza di rifiuti pericolosi potenzialmente dannosi per l’ambiente, depositati in spazi aperti e in modo non conforme alle prescrizioni dettate dalle norme vigenti. L’attività ispettiva, coordinata dal Direttore Marittimo di Olbia, Capitano di Vascello Maurizio TROGU, ha prodotto la comunicazione di notizia di reato alla competente Autorità Giudiziaria a carico del titolare della Società responsabile per violazione delle norme che disciplinano il deposito temporaneo di rifiuti, la miscelazione dei rifiuti pericolosi e l’inosservanza delle norme sullo stoccaggio, così come previsto dal Decreto Legislativo n° 152 del 2006, meglio conosciuto come il “Codice dell’Ambiente”.
L’operato degli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Olbia ha inoltre scongiurato un potenziale grave danno ambientale in quanto sono stati rinvenuti olii esausti, bombole di gas, estintori, boette fumogene e razzi di segnalazione per il soccorso marittimo scaduti, stoccati insieme ad altri rifiuti altamente infiammabili.
Durante l’attività di controllo è stato inoltre accertato come l’effettuazione di lavori di manutenzione effettuati con pittura antivegetativa comportava l’immissione della sostanza direttamente in mare e non attraverso la prevista griglia di raccolta delle acque di dilavamento.
I serrati controlli operati dalla Capitaneria di Porto di Olbia proseguiranno nei prossimi giorni, nell’ambito dell’operazione di verifica ambientale disposta dal Procuratore della Repubblica Gregorio Capasso volta ad accertare il rispetto della normativa vigente sul demanio marittimo lungo il litorale.