Storie metropolitane e humour nero con le “Donne dell’Underground” di Marta Proietti Orzella, che insieme a Carla Orrù interpreta le oscure e sorprendenti “eroine” della pièce (di cui firma drammaturgia e regia) in cartellone domenica 30 giugno alle 21.30 all’Auditorium dell’Istituto Tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano per la Stagione Teatrale 2018-2019 sotto le insegne de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del Comune di Oristano in partenariato con la Provincia di Oristano.
Creature dell’immaginario emerse dagli abissi della coscienza o riaffiorate dalla memoria, emarginate e frustrate, vittime di angherie e soprusi, costrette all’oblio si prendono la loro rivincita conquistando la ribalta in uno spettacolo brillante e coinvolgente che propone uno sguardo inedito, non indifferente o superficiale ma attento e indagatore sulla realtà.
Ritratti al femminile – ironici e “feroci” – per una riflessione sulle piccole e grandi ingiustizie e sulle contraddizioni della società, sull’arroganza figlia di una (presunta o pretesa) impunità e sulla gelosia che nasce perfino tra sorelle per questioni di interesse o per i rispettivi successi e insuccessi, perfino per l’altrui felicità accanto a un gioco metateatrale con la spietata critica verso la variegata fauna di sedicenti artisti che “abitano” il palcoscenico.
Un vivace affresco di varia umanità tra vizi e (rare) virtù visto o meglio “vissuto” in chiave femminile – anche se non esattamente o non sempre “femminista” – dalle enigmatiche figure che si susseguono a comporre una curiosa galleria in cui domina la “cattiveria” quale unica arma di sopravvivenza nella jungla cittadina.
La parola alle “Donne dell’Underground” che uscite dall’ombra ne approfittano per dire la loro, per dar sfogo a antichi rancori, a una profonda rabbia e una lucida indignazione, ma anche per esprimere la loro ansia di riscatto, il loro desiderio di affermazione superando i confini invisibili – ma apparentemente invalicabili – per ottenere il loro posto nel mondo, “alla luce” del sole.
In un divertente e divertito “contrappunto” le due attrici prestano corpo e voce alle protagoniste, finalmente libere di esprimersi e decise a portare fino in fondo le loro rivendicazioni – si tratti di ricevere il dovuto rispetto o riprendersi una fetta di eredità, vendicarsi di torti subiti o spargere nuovi veleni, forti di una nuova autostima sulla via dell’emancipazione e del riconoscimento sociale. Le “Donne dell’Underground” uscite da un incubo collettivo o “vomitate” dalla terra si presentano di fronte al pubblico: sono in fondo dei «piccoli “mostri”» – come scrive Marta Proietti Orzella nelle note, nel duplice senso della meraviglia e dell’orrore, moltiplicato dall’essere uno specchio (deformante) della realtà. Un’antologia di storie “maledette” di «donne “al margine”, donne “dell’underground”, personaggi grotteschi e mostruosi, spesso odiosi e insopportabili» che offrono «un improbabile (ma non troppo!) “spaccato” femminile».
Sottolinea l’attrice e regista: «La liberazione da una condizione di sottomissione e di marginalità è l’elemento che accomuna la storia di queste donne alla ricerca di un riscatto personale e sociale. Il ritratto che ne viene fuori è quello di donne vulnerabili e umili, ma non arrendevoli, che si ribellano a una condizione di subordinazione e inferiorità. Il linguaggio è quello tipico della commedia (qua e là si fa uso della lingua sarda). Le storie sono arricchite da suoni, musiche e immagini che sottolineano le azioni» in una mise en scène raffinata e suggestiva che ci spinge a guardare, volenti o nolenti, un po’ più in là, oltre l’orlo dell’abisso.
La Stagione Teatrale 2018-2019 di Oristano proseguirà domenica 7 luglio alle 21.30 – con “Scrittori da palco / una specie di cabaret letterario”, un progetto di Flavio Soriga che riunisce autori affermati e esordienti, creatori di trame per diletto e per professione, protagonisti di «una serata di racconti e musica, ballate e deliri narrativi» con il dichiarato intento di «non prendersi sul serio». Focus sulla Sardegna tra passato, presente e futuro con il curioso e riuscito “esperimento” in cui letture ad alta voce si intrecciano e si alternano a melodie e ritmi, tra storie vere e inventate, paesaggi metropolitani e rurali, ricordi d’infanzia e ipotesi (fanta)scientifiche, epopee sportive e piccole e grandi tragedie del quotidiano, in una sequenza apparentemente casuale che spazia dalla commedia al noir, rimpianti e nostalgie di futuro.
Sotto i riflettori – domenica 14 luglio alle 21.30 – un’intensa Amanda Sandrelli, protagonista de “La Ninfa Calipso” (Canto V) – uno tra capitoli più seducenti del progetto “Odissea un racconto mediterraneo” incentrato sulla figura misteriosa della Dea del mare invaghitasi di Ulisse – giunto sull’Isola di Ogigia – cui offrì il dono dell’immortalità senza riuscire a cancellare in lui il desiderio di tornare a Itaca. Amanda Sandrelli presta volto e voce a una umanissima Calipso, innamorata del condottiero greco ma costretta a lasciarlo andare, per volontà degli Dei istigati da Atena e propone un insolito accostamento con una Clitemnestra contemporanea – in un gioco di specchi sul tema dell’abbandono e della perdita – vissuti in modo diametralmente opposto da due donne che rappresentano «due volti della stessa Luna».
La Stagione Teatrale di Oristano si chiude in bellezza – domenica 21 luglio alle 21.30 – con “Sul cammello e all’ombra del bastone” ovvero “La matematica dei Greci da Pitagora ad Archimede” – straordinaria e avvincente “lezione” di Piergiorgio Odifreddi sull’importanza del pensiero scientifico e sulla capacità degli antichi di “misurare” il mondo. Il celebre fisico e matematico si rivela straordinario affabulatore nell’illustrare le scoperte di Eratostene e Ipparco – dal calcolo della circonferenza terrestre all’intuizione dell’esistenza dell’America – e nel sottolineare come grazie all’osservazione e allo studio dei fenomeni attraverso un procedimento logico-deduttivo si possano indagare e svelare i segreti del cosmo. Una piccola “provocazione” artistica sul valore della conoscenza alle soglie del terzo millennio con una nota di speranza rivolta alle generazioni future.
La Stagione Teatrale 2018-2019 all’Auditorium dell’Istituto Tecnico Mossa di Oristano è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBAC/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Sardegna e del Comune di Oristano in partenariato con la Provincia di Oristano, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dall’Isola.
INFO & PREZZI
Oristano – Stagione Teatrale 2018-2019
Biglietti: intero 14 euro – ridotto 12 euro
Prevendite: Teatro San Martino – Oristano – giovedì, venerdì e sabato ore 16.30-20.00
Info e prenotazioni: cell. 340.2537548 – 335.6098056