Accanto alla pediatra Maria Antonietta Grimaldi, responsabile del Consultorio oristanese, saranno presenti tre madri di origine africana che spiegheranno le modalità e le tecniche con cui nei loro paesi – Kenya, Nigeria, Uganda – si usa la fascia per portare con sé i propri piccoli.
«Quello di domani – spiega la dottoressa Grimaldi – vuole essere non solo un incontro su uno dei temi che maggiormente interessano chi è in dolce attesa o ha appena partorito, ma anche e soprattutto un’occasione di contaminazione e conoscenza fra diverse culture, perché possiamo aprirci e imparare da ciò che di prezioso arriva dalle altre popolazioni». La fascia portabebè, che è utilizzata da due terzi dell’umanità – Groenlandia, Siberia, Alaska, Africa, Centro e Sud America, Asia e Australia – è scomparsa da Stati Uniti e Europa, sostituita dalla carrozzina. Eppure, molti sono i vantaggi di questo semplice strumento, primo fra tutti quello di accrescere il benessere del piccolo e ridurne drasticamente le crisi di pianto, spesso attribuite alle coliche e dovute in realtà al bisogno di contatto con la mamma.
L’incontro di domani non solo servirà a far conoscere i benefici delle fasce, ma anche a insegnare ai genitori interessati come utilizzarle, facendo loro provare praticamente come indossare le varie tipologie di fascia e come posizionare il proprio piccolo in maniera comoda e sicura.
Rosy Massa