In vista dell’attesa riapertura del Teatro Garau – al termine dei necessari lavori di ristrutturazione – dopo tre anni di assenza si riapre il sipario sui grandi capolavori del teatro e della letteratura per un affascinante viaggio tra le storie e le emozioni – da una moderna rilettura dell’Odissea alle “Donne dell’Underground” descritte da Stefano Benni e Sergio Atzeni, dalle variazioni sull’amore e le note d’attualità dei sapidi bozzetti di Nino Nonnis e dei racconti con colonna sonora degli “Scrittori da Palco” capitanati da Flavio Soriga alle divagazioni matematiche di Piergiorgio Odifreddi.
I lavori al Teatro Garau
“Il ritorno degli spettacoli teatrali in città è una notizia bella e importante per Oristano – spiega il Sindaco Andrea Lutzu -. Coincide con l’avvio dei lavori di ristrutturazione al nel Teatro Garau che si concentrano principalmente nel rifacimento dell’impianto antiincendio, nell’abbattimento delle barriere architettoniche e nel ripristino della funzionalità, con la separazione dei locali, l’adeguamento di strutture e materiali (resistenza al fuoco di murature e pilastri, del materiale scenico, della copertura), l’adeguamento della distribuzione e della sistemazione dei posti in sala e dell’esodo del pubblico (vie d’uscita, porte), le misure per la scena, gli impianti elettrici, di condizionamento e ventilazione, idrici e antincendio. Gli interventi saranno realizzati grazie a un progetto dell’architetto Gabriele Manca e dell’ingegner Giovanni Mascia di un milione 150 mila euro, con un primo stralcio funzionale di 700 mila euro finanziato dalla Regione”. Gli interventi sono realizzati dall’impresa CISAF di Quartu S. Elena che ha presentato un’offerta di 400 mila euro con un ribasso del 28,246% su un importo a base di gara di 557 mila euro e avrà 210 giorni di tempo per concludere i lavori e restituire al Comune l’opera ultimata.
La ripresa degli spettacoli nell’auditorium dell’Istituto Mossa
“Finalmente siamo nella condizione di dare una risposta alla città che da anni attende di avere quegli spazi per la cultura che la chiusura del teatro aveva reso impossibile – spiega l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. E in attesa che i lavori al Garau si concludano, grazie a un accordo con la Provincia e con le istituzioni scolastiche, abbiamo voluto organizzare una stagione teatrale di ottimo livello nell’auditorium dell’Istituto tecnico Mossa”.
“La Provincia di Oristano è ben lieta di contribuire, con la messa in disponibilità dell’auditorium dell’Istituto Mossa, a restituire la rassegna teatrale a Oristano – commenta l’amministratore straordinario Massimo Torrente – un importante momento culturale di cui la città non può fare a meno. Pur nella grave criticità di risorse in cui versa l’Ente Provincia, con una spesa di 34 mila euro siamo riusciti a realizzare una serie di interventi, secondo le prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco, che hanno reso agibile la struttura di oltre 610 mq, che ospita 308 posti a sedere e un palco di 110 metri quadrati”.
La rassegna teatrale
Tra i protagonisti della rassegna Amanda Sandrelli – che darà voce a “La Ninfa Calipso”, l’eclettica cantante e compositrice Rossella Faa in scena con Luigi Tontoranelli in “Anche oggi mi sento proprio bene”, le attrici Marta Proietti Orzella e Carla Orrù alle prese con l’humour (nero) di “Donne dell’Underground” ma anche una nutrita schiera di autori per raccontare la Sardegna di oggi e di ieri in una serata-evento tra letture e canzoni e uno straordinario affabulatore come Piergiorgio Odifreddi per indagare il rapporto tra scienza e società.
Cinque i titoli in cartellone per la Stagione Teatrale a Oristano, fortemente voluta dall’amministrazione comunale per riportare in città la ricca programmazione del Circuito Multidisciplinare, importante vetrina della produzione teatrale, musicale e coreutica nazionale e non solo e tra gli appuntamenti più significativi nella vita culturale nell’Isola. Focus su temi cruciali pur senza rinunciare alla leggerezza in un cartellone pensato per soddisfare il gusto di un pubblico attento e preparato e per attrarre e incuriosire nuovi spettatori di ogni età: il Comune di Oristano punta sui linguaggi della scena per offrire ai cittadini uno spazio di pensiero e di dibattito su questioni fondamentali. Cinque pièces tra mito e modernità per riaffermare l’intento di restituire alla comunità il suo teatro – fulcro di eventi culturali e artistici di assoluto rilievo e insieme novella agorà: l’amministrazione oristanese – grazie un accordo di partenariato con la Provincia di Oristano – ha individuato nell’Auditorium del Mossa il palcoscenico in cui ospitare temporaneamente la sua stagione, pur di non rinunciare e anzi riaffermare il legame della città con una delle espressioni più alte della civiltà occidentale. Una rosa di titoli intriganti – in forma di essenziali mise en éspace, con pochi oggetti scenici e semplici leggii, quasi a esaltare il potere della parola e della musica per riscoprire il piacere della visione e dell’ascolto e per riprendere il filo di una tradizione pluridecennale con una nuova Stagione Teatrale organizzata dal CeDAC e promossa e sostenuta dal Comune e alla Provincia di Oristano.
Inizio con brio – domenica 23 giugno alle 21.30 – con “Anche oggi mi sento proprio bene” con Rossella Faa e Luigi Tontoranelli per la regia di Maria Assunta Calvisi (coproduzione de L’Effimero Meraviglioso e Teatro del Segno): un raffinato divertissement teatral musicale tratto da “Le puoi leggere anche in tram” di Nino Nonnis per un colorato affresco di varia umanità. Sotto i riflettori l’istrionica cantante, musicista e performer di Masullas – moderna cantastorie – in duo con il versatile attore per una giocosa “antologia” di monologhi e poesie, sketches e canzoni sull’amore e il disamore con una galleria di personaggi surreali ma direttamente ispirati alla realtà, tra chiacchiere colte al volo e sapidi “bozzetti” cagliaritani racchiusi nel libricino “cult” dello scrittore di Sindia.
Ritratti al femminile con “Donne dell’Underground” – domenica 30 giugno alle 21.30 – con la pièce diretta e interpretata da Marta Proietti Orzella – in scena con Carla Orrù – in cui si intrecciano il folgorante monologo de “La Topastra” di Stefano Benni e l’humour nero della “Storia di una monaca” di Sergio Atzeni fino alle stravaganti apparizioni de “La notte di Madame Lucienne” di Copi. Viaggio tra le inquietudini e il lato oscuro della società contemporanea attraverso le vicende “esemplari” di creature fuoriuscite dall’incubo o dagli spazi sotterranei delle grandi città, con le loro ambigue rivendicazioni e tardive vendette, tra veleni familiari, maldicenza e invidie, rabbia e (in)giustificati timori, per una fotografia della società tra luci e ombre.
Focus sulla Sardegna tra passato, presente e futuro – domenica 7 luglio alle 21.30 – con “Scrittori da palco / una specie di cabaret letterario”, un progetto di Flavio Soriga che riunisce autori affermati e esordienti, creatori di trame per diletto e per professione, protagonisti di «una serata di racconti e musica, ballate e deliri narrativi» con il dichiarato intento di «non prendersi sul serio». Un curioso e riuscito esperimento in cui letture ad alta voce si intrecciano e si alternano a melodie e ritmi, tra storie vere e inventate, paesaggi metropolitani e rurali, ricordi d’infanzia e ipotesi (fanta)scientifiche, epopee sportive e piccole e grandi tragedie del quotidiano, in una sequenza apparentemente casuale che spazia dalla commedia al noir, rimpianti e nostalgie di futuro.
Sotto i riflettori – domenica 14 luglio alle 21.30 – un’intensa Amanda Sandrelli, protagonista de “La Ninfa Calipso” (Canto V) – uno tra capitoli più seducenti del progetto “Odissea un racconto mediterraneo” incentrato sulla figura misteriosa della Dea del mare invaghitasi di Ulisse – giunto sull’Isola di Ogigia – cui offrì il dono dell’immortalità senza riuscire a cancellare in lui il desiderio di tornare a Itaca. Amanda Sandrelli presta volto e voce a una umanissima Calipso, innamorata del condottiero greco ma costretta a lasciarlo andare, per volontà degli Dei istigati da Atena e propone un insolito accostamento con una Clitemnestra contemporanea – in un gioco di specchi sul tema dell’abbandono e della perdita – vissuti in modo diametralmente opposto da due donne che rappresentano «due volti della stessa Luna».
La Stagione Teatrale di Oristano si chiude in bellezza – domenica 21 luglio alle 21.30 – con “Sul cammello e all’ombra del bastone” ovvero “La matematica dei Greci da Pitagora ad Archimede” – straordinaria e avvincente “lezione” di Piergiorgio Odifreddi sull’importanza del pensiero scientifico e sulla capacità degli antichi di “misurare” il mondo. Il celebre fisico e matematico si rivela straordinario affabulatore nell’illustrare le scoperte di Eratostene e Ipparco – dal calcolo della circonferenza terrestre all’intuizione dell’esistenza dell’America – come nel sottolineare come grazie all’osservazione e allo studio dei fenomeni attraverso un procedimento logico-deduttivo si possano indagare e svelare i segreti del cosmo. Una piccola “provocazione” artistica sul valore della conoscenza alle soglie del terzo millennio con una nota di speranza rivolta alle generazioni future.
La Stagione Teatrale 2018-2019 all’ Auditorium dell’Istituto Tecnico Mossa di Oristano è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBAC/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Sardegna e del Comune di Oristano in partenariato con la Provincia di Oristano, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dall’Isola.