La mozione dei consiglieri Riccio, Masia, Cadau, Pecoraro, Puddu, Uras, Federico, Obinu e Sanna, chiede che il Presidente del Consiglio comunale apra ogni seduta del Consiglio comunale in sardo, che la Giunta comunale avvii un percorso per giungere alla pubblicazione sull’albo pretorio istituzionale delle delibere della Giunta e del Consiglio in lingua sarda in lingua italiana e perché i lavoratori del Comune di Oristano all’occorrenza utilizzino la lingua sarda nelle relazioni con il pubblico e infine, perché lo statuto dell’ente e il regolamento del Consiglio comunale vengano adeguati.
Andrea Riccio (Progres), primo firmatario della mozione, illustrando in sardo il documento ha spiegato che “a tutti i livelli è stata messa in evidenza l’importanza di non disperdere questo straordinario patrimonio culturale e sociale di cui disponiamo. Sono numerose le leggi europee e italiane che vanno in questa direzione. La valorizzazione della lingua sarda è dunque importante per dare ai nostri figli il seme perché questa cultura non si esaurisca”.
Angelo Angioi (La Civica Oristano) ha rilevato i limiti statutari e regolamentari che condizionano l’utilizzo della lingua sarda nell’ambito dell’istituzione comunale “anche nella discussione in Consiglio comunale”.
Maria Obinu (PD), ricordando che le leggi regionali garantiscono il bilinguismo che fa sì che lingua sarda venga utilizzata nei tribunali e negli atti amministrativi, ha evidenziato che “il Comune nel corso degli anni aveva già fatto qualcosa, ma occorre proseguire su quella strada e assicurare l’adeguato utilizzo della lingua”.
“La tematica è importante – ha sottolineato Antonio Iatalese (Forza Italia) – ma esiste un problema di disponibilità di risorse per attuare la mozione e riuscire a utilizzare la lingua sarda come tutti auspichiamo”.
L’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, dicendosi favorevole a intraprendere un percorso per promuovere la lingua sarda, ha ricordato che in città “ci sono scuole che promuovono iniziative utili per la promozione della lingua sarda. In Provincia è attivo l’ufficio per la lingua sarda che già supporta gli uffici comunali nella traduzione di alcuni testi. Vengono inoltre organizzati corsi per la lingua sarda per i dipendenti comunali. Ma crediamo che si possa e si debba fare ancora di più per promuovere l’utilizzo della lingua sarda anche nelle istituzioni”: