L’Associazione Fervicredo – Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere – è stata fra protagonisti dell’edizione 2019 del Congresso organizzato dall’Associazione nazionale di Medicina legale per la Pubblica amministrazione, che si è svolto il 14 e 15 giugno, a Paestum.
Il tema del Congresso è stato La Medicina legale della Pubblica amministrazione tra diritto e nuove esigenze delle tutele sociali.
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Presente all’evento una delegazione della Onlus, con in testa il Presidente di Fervicredo, Mirko Schio, il Segretario, Paolo Petracca, il consigliere Maurizio Vian, nonché il rappresentante dell’Ufficio legale, Luigi Elefante.
Schio e l’avvocato Elefante sono stati fra i relatori del Congresso, intervenendo, nello specifico, nei lavori sul tema Le Vittime del Dovere: recenti traguardi giurisprudenziali per il riconoscimento.
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“Torniamo per un altro anno a partecipare a questo grande evento, momento di alta formazione e approfondimento di tematiche di straordinaria importanza – dice Schio –, ringraziando come sempre gli organizzatori, primo fra tutti il Presidente di ANMeLePa, Brigadiere Generale Luigi Lista, per la considerazione e l’attestazione di stima verso Fervicredo, ennesima conferma del fatto che il nostro continuo e costante impegno vale l’attenzione di interlocutori del profilo altissimo quali sono i presenti qui oggi. Ma li ringraziamo soprattutto per aver messo ancora una volta in campo il loro impegno per tenere alta l’attenzione su questioni che, purtroppo, lungi dall’essere al centro di interventi innovativi in favore delle Vittime del Dovere, devono ancora essere riproposti con tutto il vigore possibile da chi ha a cuore prioritariamente la piena realizzazione dei diritti delle Vittime e dei loro Familiari, anche e soprattutto sul terreno legale. Fervicredo lotta letteralmente senza sosta in questo senso, e anche se abbiamo raggiunto significativi risultati, perché nel tempo abbiamo ottenuto nelle aule giudiziarie pronunce che hanno segnato nuovi traguardi nella difesa delle Vittime e dei loro Familiari, ancora molto c’è da fare. Basti pensare che sono passati oltre due anni da quando Vittime del terrorismo e Vittime del Dovere sono state equiparate per legge, eppure siamo ancora qui a lottare perché ai Familiari venga riconosciuto nei fatti ciò che spetta loro, poiché in maniera sconcertante, ancora, si continua ad aggirare la stessa ratio di un intervento legislativo con cui si intendeva porre fine a un’ingiustizia non più tollerabile che, invece, continua a perpetuarsi”.
“Questa due giorni di lavori – conclude il Presidente Schio – rimette al centro quelle ‘nuove esigenze di tutela sociale’ di cui si parla nel titolo, che impongono a tutti, istituzioni, politica, mondo professionale e sociale, di spendersi al massimo perché chi ha dato tutto alla pubblica amministrazione, pagando per questo un prezzo troppo alto, non debba trovarsi a subire ancora sofferenze e ingiustizie proprio per mano di quella collettività che ha nei suoi confronti un debito enorme”.