Il consiglio comunale Comune di Porto Torres ha approvato stamattina la Nuova carta dei diritti della bambina, promossa dalla Fidapa (Federazione italiana donne, arti, professioni e affari). L’assemblea cittadina si è espressa favorevolmente, votando l’atto all’unanimità.
La Carta dei diritti della bambina nasce a Reykyavik nel 1997 durante il congresso delle federazioni europee della Fidapa ed in seguito all’emergere della questione dell’infanzia femminile durante la conferenza mondiale di Pechino. È ispirata alla convenzione dell’Onu sui Diritti dell’infanzia del 1989 ma, a differenza di questa, che pone i due generi sullo stesso piano, li distingue in termini di caratteristiche e bisogni e punta l’attenzione sulle diverse connotazioni fisiche ed emozionali dei bambini e delle bambine. La Carta è composta da nove articoli e deve essere letta come una premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne, fin dalla nascita.
«Oggi abbiamo approvato questo importante documento che ci è stato sollecitato e proposto dalla Fidapa di Porto Torres – commenta l’assessore ai Servizi sociali Rosella Nuvoli – purtroppo, ancora adesso, la figura femminile appare troppo spesso subordinata a quella dell’uomo, ma come adulti abbiamo invece il dovere di promuovere una cultura del benessere, di essere da esempio e quindi di favorire approcci relazionali volti al rispetto reciproco. Ringrazio la Fidapa per averci proposto questo progetto, dall’alto valore simbolico, che tradurremo in atti portando avanti le nostre attività amministrative. Continueremo a dare sostegno alle nostre scuole e a promuovere giornate di formazione e sensibilizzazione, rivolte sia ai ragazzi, sia agli adulti: parte infatti dalle famiglie e da un sano rapporto tra l’uomo e la donna il diritto alla parità».
«Ringrazio tutti i consiglieri che hanno espresso le loro considerazioni e per aver votato questo documento – conclude il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler – invito la cittadinanza a leggere questo documento e a riflettere. Non in tutti i paesi del mondo vengono rispettati questi giusti principi, purtroppo talvolta neanche in Italia e nella nostra città, dove sono capitati e capitano episodi spiacevoli. Come sempre, chiedo ai cittadini di rispettare il prossimo e in particolare di dare seguito a questi nove articoli, rispettando i bambini in senso assoluto e di tutelare sempre i loro diritti».