Il Progetto Chernobyl di accoglienza dei bambini bielorussi, presso le famiglie sarde, è sicuramente fra i programmi di solidarietà, accoglienza e conoscenza interculturale più longevi in Sardegna.
Il progetto vede protagoniste, da oltre trent’anni, tantissime famiglie della nostra Isola che aprono le loro case all’ospitalità dei bambini provenienti dalla Bielorussia.
Il primo gruppo, proveniente da Minsk, per quest’anno arriverà oggi, 7 giugno, all’aeroporto di Cagliari e sarà ospitato per tre mesi, sino alla fine di agosto. Gli ulteriori gruppi arriveranno, invece, agli inizi di luglio e agli inizi di agosto per trattenersi un mese o due sulla base della disponibilità delle famiglie aderenti al progetto di accoglienza.
Complessivamente si prevede di gestire nel corso del 2019, comprese le ospitalità del periodo invernale, non meno di 100 accoglienze.
Nel corso dell’estate arriveranno, attraverso i programmi collaterali al progetto Chernobyl anche tantissimi ex bambini che, ormai cresciuti, mantengono comunque un forte legame con le famiglie sarde accoglienti e quindi continuano a trascorrere le loro vacanze presso quelle le loro seconde famiglie.
Ad accogliere i bambini, oltre le famiglie accoglienti, saranno presenti i volontari dell’Associazione Cittadini del Mondo, promotrice del progetto, e il Console onorario della Repubblica Belarus in Sardegna Giuseppe Carboni.
Un grande ringraziamento va alle famiglie della Sardegna aderenti all’Associazione Cittadini del Mondo Onlus di Cagliari che, anche quest’anno, rinnovano l’appuntamento con la solidarietà aprendo le proprie case ai bambini bielorussi
Il progetto Chernobyl nasce a seguito dell’incidente alla centrale Nucleare di Chernobyl del 26/04/1986. Pur trovandosi in Ucraina la centrale ha riversato in Belarus oltre i 2/3 terzi del materiale radioattivo fuoriuscito a causa della vicinanza della frontiera bielorussa e dei forti venti che soffiavano, il giorno, in direzione del territorio bielorusso.
Da quel momento in poi un grande movimento di solidarietà internazionale ha portato all’accoglienza di centinaia di migliaia di bambini bielorussi, in quanto, un periodo di permanenza lontano dalle zone contaminate con una dieta ricca di proteine e vitamine consente di eliminare fra il 50% e il 70% degli isotopi radioattivi, con particolare riferimento al cesio 137 che si accumula mell’organismo dei bambini.
L’Italia ha una posizione di leader in questa gara di solidarietà avendo ospitato da sola più bambini di tutti gli altri paesi del mondo sommati insieme.
E la Sardegna non ha fatto mancare il suo apporto che oggi vede la nostra regione non solo continuare le ospitalità solidali, ma forte di questi legami intensi essere anche protagonista di innumerevoli progetti e programmi di collaborazione e cooperazione con la Belarus nei più svariati settori di reciproco interesse come, in particolare, l’istruzione universitaria, la ricerca scientifica, la formazione professionale, il turismo.
Per qualunque informazione sul progetto Chernobyl contattare: Associazione Cittadini del Mondo Onlus alla mail: [email protected].