C’è da tener conto che il GIP del Tribunale di Tempio, dott. Cristina Arban, letti gli atti depositati dai legali di Alessandro Marini, parte lesa nel procedimento penale, ha ritenuto fondate tutte le accuse mosse nei confronti dell’avvocato Merlini, per le firme false nella causa dell’usucapione dei 60 ettari che inglobano il Mater Olbia.
Proprio ieri, tra l’altro, i legali del manager gallurese Alessandro Marini hanno notificato al Presidente della commissione sanità, Domenico Gallus, e agli assessori al Bilancio Fasolino e Nieddu alla Sanità, che sì è dato corso alla causa per l’annullamento dell’atto notarile della Mater Olbia spa con contestuale richiesta di risarcimento danni per 195 Milioni di euro. Va sottolineato, in proposito, che per tale motivo la stessa società perde in diritto il requisito di richiedere i 60 Milioni di euro di convenzione Regionale. Ovvio che nel caso in cui nessuno prendesse in considerazione gli atti in questione, già trasmessi alla Procura di Roma , qualcuno rischierebbe di essere coinvolto penalmente giocandosi irrimediabilmente la propria carriera politica.
Insomma, come sostiene l’ex giornalista Rai Mario Guerrini, tutto il pasticcio del Mater Olbia era nell’aria e, per certi versi, in diversi ambienti si sentiva puzza di bruciato e, conseguentemente, a seconda di come prenderà la svolta la vicenda, non è da escludere l’intervento dei Vigili del Fuoco per “spegnere l’incendio”.
A prescindere dagli aspetti giudiziari, ormai è giunto il momento che tutta la classe politica regionale non può continuare ad ignorare la vicenda ma dovrà prendere atto, piuttosto, che è tuttora in corso una grossa vertenza giudiziaria che ingloba il Mater Olbia Hospital. E’ più che naturale, quindi, che finché non saranno risolti i problemi creati da Merlini e Rispo proprio in danno ad Alessandro Marini, il Mater Olbia non potrà mai decollare.
Forse tutta questa vicenda doveva essere trattata senza presunzione e l’arroganza della stessa classe politica regionale, perché, atti alla mano, si evince chiaramente che Alessandro Marini ha messo praticamente all’angolo, a distanza di 4 anni, personaggi ritenuti intoccabili e tra loro, appunto, politici, imprenditori e professionisti.
Per certi uni il Marini era solo un personaggio scomodo da distruggere e mettere all’angolo, operazione fallita miseramente e ora, con il rinvio a giudizio dell’avvocato Merlini, tutti i nodi sono venuti al pettine. E’ pure probabile che con le indagini in corso alla Procura di Roma, qualcuno, alla fine, dovrà leccarsi le ferite, per avere agito in dispregio alla legalità tanto decantata a parole ma calpestata con i fatti.