I soldati del 3° reggimento bersaglieri, unità di appartenenza dell’ufficiale, si sono ritrovati nella caserma “Gandin”, sede della Brigata “Granatieri di Sardegna” e del comando del Raggruppamento Lazio Abruzzo, dove è stata data lettura della motivazione dell’onorificenza, seguita da un minuto di silenzio al quale ha preso parte anche il generale Andrea Di Stasio, 44° comandante della Brigata “Sassari” e del Raggruppamento Lazio Abruzzo.
Il maggiore Giuseppe La Rosa era impegnato nella missione ISAF (International Security Assistance Force) in Afghanistan quando, “durante un movimento tattico logistico”, si legge nella motivazione del conferimento della medaglia d’oro al valor militare, “veniva fatto oggetto di un vile attentato terroristico.
Con eroico gesto, dimostrando non comune coraggio, impareggiabile generosità e cosciente sprezzo del pericolo, si immolava ponendosi a scudo delle altrui vite, proteggendole con il proprio corpo dalla deflagrazione di un ordigno lanciato all’interno del veicolo nel quale viaggiava. Altissima testimonianza di nobili qualità umane ed eroiche virtù militari, spinte fino al supremo sacrificio”.
L’alta onorificenza, conferita il 6 febbraio 2014 con decreto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, fu consegnata ai familiari del maggiore La Rosa dall’allora ministro della Difesa Roberta Pinotti in occasione del 153° anniversario della costituzione dell’Esercito.
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