Al “Golden Gala – Pietro Mennea” il marmillese Mattia Cardia (che veste anche la maglia delle Fiamme Azzurre) vince la gara dei 100 mt FISPES T13.
E sul fronte FISDIR non deludono nemmeno le due velociste Chiara Statzu e Sara Spano che nella stessa distanza si piazzano seconda e terza.
Due giorni dopo lo scenario si sposta in Veneto con altri ammirevoli atleti FISDIR che ai campionati italiani promozionali collezionano un oro, un argento e cinque bronzi.
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Un bilancio che scatena il plauso prolungato del presidente Luciano Lisci, tra l’altro presente alla notte magica romana assieme a due altri nobili saspini come Sandrino Porru (presidente nazionale FISPES) e Cristina Sanna (presidente CIP Sardegna). “Ho vissuto momenti indimenticabili – ammette Luciano Lisci – avevo l’adrenalina a mille quando ho visto i nostri tesserati prendere posto ai blocchi di partenza, e penso che quegli istanti rimarranno indelebili. Complimenti a tutti e speriamo di continuare così”.
E nel prossimo week end altro appuntamento importante con gli Italiani FISDIR di Atletica Leggera riservati agli agonisti, a Macerata.
ALLA NOTTE DEI GRANDI CAMPIONI C’ERA ANCHE LA SA.SPO.
Uno stadio Olimpico pieno zeppo di appassionati ha dato la carica a tutti gli atleti paralimpici presenti. Uno scenario bellissimo a cui sicuramente i tre atleti saspini non erano abituati, anche se Mattia Cardia, con le sue missioni internazionali in maglia azzurra, qualcosa di simile l’aveva già sperimentata. “Come avevo previsto – dice Mattia – ho vissuto una serata fantastica; tutto è stato molto suggestivo, dal passaggio nel tunnel all’entrata in pista dove si staglia una struttura imponente e popolata dove è tangibile l’entusiasmo che regna sugli spalti con tanti bambini pronti a tributarti immenso affetto. Una volta sui blocchi la tensione si mischia con l’adrenalina: Sono questi gli attimi che noi atleti sogniamo di affrontare prima o poi, in un contesto come il Golden Gala, tappa della carriera assai gratificante e indescrivibile. Sono onorato di esser riuscito a vincere la batteria anche se onestamente non sono soddisfatto del tempo realizzato (12.28) ma i nervi erano molto tesi. Spero comunque di aver dato molta visibilità sia al Comitato paralimpico, sia alla Sa.Spo.”.
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Ad assistere Chiara Statzu e Sara Spano nel pre gara c’era il direttore tecnico della società cagliaritana Katia Pilia: “Sono stata con le atlete dal riscaldamento fino all’ingresso nella camera di chiamata – racconta la sansperatina – ed ho vissuto emozioni a non finire in una situazione dove nessuna delle due era abituata a vedere stadi pieni e tifo stratosferico”.
In pista si sono fatte valere, anche se Chiara Zeni, atleta svizzera che studia in Italia ha fatto la differenza piazzandosi al primo posto migliorando il record europeo, già di sua appartenenza. Ma c’è da sottolineare che Chiara da Marrubiu ha abbandonato da tempo i 100 metri per dedicarsi solo a 400 ed 800. Non delude mai le aspettative neppure Sara che compare sempre tra le migliori negli appuntamenti che contano.
QUI PADOVA: L’ORO DI CLAUDIO BACHIS E TANTE ALTRE BELLE SENSAZIONI
La società A.S.P.E.A. di Padova fa le cose per bene nello stadio Colbachini che ha ospitato il Campionato Italiano FISDIR di Atletica Leggera Promozionale. Ad iniziare dalla sfilata inaugurale dove gli atleti sardi l’hanno impreziosita con la loro gioia irrefrenabile e lo sventolio di bandierine e stendardi. E anche il proseguo della manifestazione è andato liscio e prevedibile con nessuno tempo morto.
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Dopo aver accumulato sensazioni uniche all’Olimpico, il direttore tecnico Katia Pila si ritrova in Veneto più motivata che mai e i risultati non si sono fatti attendere:
Oro: Claudio Bachis (50 mt)
Argento Edoardo Pitzalis (150 mt)
Bronzo: Valentina Adamu (150 mt)
Alessio Putzu (80 mt)
Giulia Caddeo (80 mt)
Staffetta donne (3×150.100.50) (Adamu – Caddeo – Giuliana Sanna)
“Hanno dato il massimo che potevano e glielo si leggeva negli occhi – rimarca Pilia – e non solo nell’ambito agonistico perché tutti i nostri atleti si sono mossi con disinvoltura. Una volta accompagnati in camera di chiamata, hanno dato ampia dimostrazione di qual è il loro grado di autonomia e capacità, facendosi guidare da volontari e giudici di gara. Riteniamo sia fondamentale questo aspetto anche in chiave futura”.
Ma un apporto importante è giunto anche dal resto della comitiva saspina composta da dirigenti, accompagnatori e soprattutto genitori: “Hanno sostenuto sempre e comunque i ragazzi e soprattutto le famiglie sono state fantastiche, si è creata un’intesa perfetta anche quando siamo andati in gita a Venezia”.
La prestazione offerta da Claudio è il classico esempio di come la perseveranza premia. E in questi ultimi mesi ha fatto passi da gigante sia nell’atletica, sia nel nuoto. E tutti i suoi fans lo hanno glorificato a dovere quando ha intascato il metallo più prezioso. Ma i più felici erano senza dubbio papà Paolo e mamma Tiziana.
Dietro l’argento di Edoardo c’è invece papà Eugenio, prezioso collaboratore per la grande famiglia Sa.Spo: “Eugenio è fondamentale, la ritengo persona eccezionale ed insostituibile” sottolinea l’allenatrice.
Momenti di massimo gaudio se li sono ritagliati Valentina, Alessio, Giulia e Giuliana e tutti gli altri partecipanti, che pur senza salire sul podio, hanno fatto capire di essere comunque al settimo cielo: Benedetta Strazzera, Giuseppe Pinna, Andrea Girardi hanno ricevuto la medaglia di partecipazione che li ha resi pienamente soddisfatti e consapevoli di aver dato il massimo.
“Ai ragazzi stiamo costantemente trasmettendo il messaggio che si vince ma si può anche perdere. E quando si perde – conclude il direttore tecnico – l’umore deve essere comunque alto, soprattutto se c’è la cognizione che abbiano gareggiato con atleti molto più forti di loro. In futuro sono sicura che saranno ancor più in grado di comprendere che hanno notevoli margini di miglioramento e questo li deve rendere felici perché dietro una prestazione c’è un lavoro certosino in cui non si risparmiano mai”.
ITALIANI A MACERATA: SI ATTENDONO SORPRESE E CONFERME
Ora le attenzioni del team paralimpico campidanese si spostano nelle Marche con un altro Campionato Italiano, riservato agli agonisti. Con il tecnico Katia Pilia ci saranno Chiara Statzu (400 – 800 mt), Simone Nieddu (400 – 800 mt) e Gaetano Manca (800 – 1500 mt).
I tre correranno su una delle sei corsie che caratterizzano lo stadio Helvia Recina di via dei Velini a Macerata. L’intento è di riportare significativi riscontri sia nei tempi, sia nelle prestazioni in sé che nei campionati regionali hanno risentito parecchio della troppa vicinanza tra una gara e l’altra e il poco tempo avuto a disposizione per rifiatare: “Abbiamo delle ottime aspettative – rileva Katia Pilia – speriamo che ci siano le condizioni ideali per tirar fuori il meglio dai nostri ragazzi”.