Più di 70 balene sono morte dopo essersi spiaggiate sulla costa occidentale americana della California, Oregon, Washington e Alaska da gennaio a fine maggio. Si tratta di balene grigie che possono raggiungere i 15 metri.
La tragedia, secondo gli esperti, si sarebbe verificata a causa della malnutrizione dei mammiferi oppure in seguito al traffico delle navi nei mari della California.
Le balene grigie, provengono dalla Baja California, Messico, e durante la migrazione che avviene verso nord in aprile e a maggio, si dirigono in Alaska. Compiono, invece, il percorso inverso tra dicembre e gennaio.
Nel periodo che intercorre tra gennaio sino a fine maggio, il Marine Mammal Center, il centro di ricerca californiano, nato nel 1975, che si occupa dello studio dei mammiferi marini, ha già eseguito nove necropsie sulle balene decedute nella Bay Area, dell’ultima, la decima, ancora non è stato possibile.
In seguito a queste analisi si è constatato che quattro balene grigie siano morte per grave malnutrizione e altre quattro, invece, sarebbero state rovinosamente colpite dalle navi mentre cercavano cibo nella zona.
Le balene grigie vivono oggi solo nel Pacifico in cerca di sostentamento; queste poi trovano poco cibo durante la rotta di migrazione tra il Messico e l’Alaska, a causa delle condizioni oceanografiche anomale degli ultimi anni, che hanno contribuito a spostare le fonti di cibo e a ridurre lo strato di grasso di questi mammiferi.
“La morte di 70 balene grigie nella zona della costa occidentale quest’anno è motivo di seria preoccupazione perché è indice delle più vaste sfide che questa specie continua a dover affrontare”, concludono gli esperti.
Ed è per questo che è fondamentale per i ricercatori condurre analisi approfondite e capire meglio perché questi animali stiano morendo.
In generale le balene devono affrontare numerose minacce causate dall’uomo: i cambiamenti climatici, infatti, influenzano la temperatura dell’acqua e la disponibilità delle prede, portando a mutare le fonti di cibo anche per le popolazioni di questi mammiferi.
Anche in Italia si sono verificati eventi dello stesso genere: alcune tartarughe e delfini, senza vita, sono stati trovati spiaggiati in località Le Cesine, riserva protetta nel territorio di Vernole.
Da accertare la causa della morte. Potrebbe anche trattarsi di correlazione diretta alle trivellazioni, l’attività di ricerca di petrolio e gas potrebbe per certi versi danneggiare l’animale e su questo l’autorità e gli scienziati stanno ancora indagando.