Ebbene, Sardegna Reporter è da 4 lunghi anni che segue le vicissitudini di questa storiaccia, da non escludere che essa, per certi versi, sia stata costruita a tavolino da ex poteri politici con e giudiziari l’obbiettivo di estromettere il manager sardo dai sui 60 ettari di terreno che ingloba la struttura del Mater Olbia Hospital.
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Qualcosa, però, come in molti sanno, è andata storta alla controparte, composta tanto per citare alcuni nomi, da Gianni Giovannelli, ex sindaco di Olbia, Angelo Antonio Merlini, avvocato, Gianni Battistini, direttore generale Arco Lavori, Gianpiero Scanu, ex senatore PD, Domenico Fiordalisi, ex Procuratore capo della procura della repubblica di Tempio Pausania, Graziano Delrio, ex Ministro ai Trasporti ed infrastrutture, Matteo Renzi ex Presidente del Consiglio, Lucio Rispo, ex Manager Della Qatar Foundation, Marco Carrai, uomo ombra di Matteo Renzi.
Particolarmente geniale la contromossa del Pool dei legali di Alessandro Marini (Prof. Pierfrancesco Bruno, Avv. Mario Rosati, Avv. Gino Deledda, Avv. Michele Zuddas, Avv. Giuseppe Nicola Murineddu) che ieri mattina era assistito dal penalista Avv. Giuseppe Nicola Murineddu, che ha chiesto ed ottenuto che fossero sentiti come testimoni 17 persone, mentre l’avvocato Merlini aveva più volte sostenuto che il collegio giudicante rigettasse istanza dei testi depositata, appunto, dai Legali del Marini.
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Tra i citati, è bene ricordarlo, anche l’Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani, il padre Hamad bin Khalifa al-Thani, la madre Sheikha, Mozah bint Nasser al-Missned ceo di Qatar Foundation, l’ambasciatore del Qatar In Italia Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki. Tutti questi personaggi, ad inizio 2020, dovranno presentarsi al Tribunale Penale di Tempio Pausania con tanto di notifica internazionale della cancelleria Penale.
Dal loro canto, i legali del Marini hanno chiarito di non aver nulla contro la famiglia reale qatariota, ma visto che “il nostro assistito e stato tirato volutamente dentro questa vicenda con un capo d’imputazione assurdo e fantomatico, che vede l’intera famiglia del Qatar pienamente coinvolta, ne consegue che Alessandro Marini, per dimostrare la propria estraneità ai fatti in contestazione, si avvale proprio della famiglia reale e dei suoi ministri”. Il collegio giudicante composto dal Presidente del Tribunale Dott.Giuseppe Magliulo, dalla dott.ssa Camilla Tesi, dal dott. Bonante Nicola, dovranno sentire tutti indistintamente.
Come non sottolineare, in proposito, che tutto appare paradossale, dal momento che i testi citati dalla difesa del Marini, a rigor di logica, dovevano essere convocati dall’accusa, ma evidentemente il filone Olbia-Roma ha badato bene di non far scoprire alla famiglia reale tutti gli intrecci politici-economici che stavano accadendo in Sardegna, proprio in danno di Alessandro Marini.
“E’ chiaro, ribadiscono i legali del Marini, il nostro assistito è il miglior alleato della famiglia dell’Emiro del Qatar, e se ci chiedete il motivo della nostra iniziativa, la risposta arriverà tra qualche settimana”.
Il Grande accusatore, l’avvocato Angelo Antonio Merlini, da sempre autoproclamatosi il legale degli Emiri del Qatar, ma nella realtà dei fatti nessuno lo conosce negli uffici del potere di Doha, dove, secondo certe indiscrezioni, il suo nome non è mai pervenuto.
Vero è, comunque, che la città di Tempio Pausania, nei primi mesi del 2020, salirà alla ribalta della cronaca, poiché TV e media internazionali, regionali e nazionali saranno presenti presso il Tribunale di Tempio Pausania per trasmettere l’arrivo e l’interrogatorio da parte di giudici e avvocati, di uno degli uomini più ricchi del pianeta, con un patrimonio stimato di oltre 365 Miliardi di €. Da sottolineare, infine, che nessuno dei testimoni citati, potrà avvalersi dell’immunità diplomatica.