L’anno scorso la malattia ha provocato circa 627’000 decessi, mentre sono stati diagnosticati un milione di nuovi casi. Il che corrisponde alla prima causa di morte femminile tra i 40 e i 50 anni. Tuttavia, se individuato in uno stato precoce, il tumore può essere debellato almeno nove volte su dieci. L’esame preventivo al seno più efficace e riconosciuto scientificamente, precisano i promotori del progetto, è la mammografia.
Tuttavia, ha lo svantaggio di essere onerosa e non può essere utilizzata in massa in alcuni Paesi. Inoltre, si tratta di un test piuttosto fastidioso per chi lo subisce. Pertanto, sviluppare nuovi strumenti sulla base del progresso tecnologico è fondamentale.
Il progetto SBra a cui partecipano cinque partner, hanno comunicato oggi venerdì quest’ultimi, punta a realizzare un reggiseno dotato di sensori capaci di diagnosticare subito un tumore, in modo confortevole e senza rischi per la salute. Il dispositivo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è pensato soprattutto per le donne ad alto rischio e per quelle che, per vari motivi, non si sottopongono ai test.