Sarà la prima parte di un laboratorio che proseguirà domenica mattina. Il location manager può operare sia nell’ambito delle produzioni cinematografiche che televisive e pubblicitarie, ed è una figura utilissima sia per i produttori, che hanno la possibilità di individuare facilmente dei set naturali per i propri lavori, sia per le comunità che intendano autopromuovere le proprie bellezze paesaggistiche o architettoniche attraverso il cinema.
Le proiezioni in concorso per il Premio Villanova Monteleone al Miglior documentario italiano prenderanno il via alle 21 in Piazza Piero Arru. “Retour au village” di Flora Pesenti tratta delle difficoltà che alcune persone devono affrontare per potersi installare in alcuni paesini della Corsica, vittime dell’esodo rurale e della speculazione immobiliare. “Briganti” di Fabrizio e Bruno Urso è un corto sull’abbandono, spesso colpevole, da parte delle istituzioni e il degrado che accoglie e ospita delinquenza e criminalità.
“La camicia di Basilio” di Filippo Biagianti, è invece un racconto che parte dal sogno e si fa memoria, attraverso pezzetti di vita e parole che diventano romanzo.
“My Tyson” di Claudio Casale racconta il campione italiano di boxe dei pesi Youth. Sua madre Patience racconta la storia della famiglia, dal viaggio migratorio alle difficoltà economiche incontrate in Italia.
“Hoa” di Marco Zuin è un documentario sulla vita quotidiana una guaritrice appartenente alla minoranza etnica Dao, che vive in un villaggio rurale nel Vietnam del Nord. “Malo tempo” di Tommaso Perfetti è la storia di Luciano, che sconta la sua pena rinchiuso in casa, tra mura strette e giornate sempre uguali. Domenica (30 giugno) la seconda parte del workshop di Gennaro Aquino si terrà alle 10.30 a Su Palatu, stavolta sarà una vera e propria location scouting nel territorio di Villanova.