La gara aveva duplice validità per l’equipaggio sardo, era fondamentale fare bene in ottica Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), dove chiudono 10° assoluti (2° di 2wd) portando a casa punti pesanti in ottica futura, mentre le restanti due giornate erano destinate più che altro per accumulare esperienza e chilometri sulla piccola Peugeot 208 R2. L’obiettivo finale è stato raggiunto, pedana finale del RIS raggiunta senza mai ricorrere al super rally, quindi disputando tutti i 310 chilometri cronometrati. Per il duo sardo c’è ancora tanto da lavorare ma si è iniziato a vedere qualche buon tempo alla sola seconda gara su terra di Gallu.
Andrea Gallu: “Infernale, durissimo e emozionante. Descrivo il mio Rally Italia Sardegna con queste tre parole. Gara durissima, dove il caldo unito alle prove molto dure e scavate ci hanno messo in difficoltà, infatti abbiamo forato diverse volte. Ma alla fine abbiamo portato la vettura sulla pedana di Alghero raccogliendo punti importanti in ottica Campionato e segnando pure qualche tempo incoraggiante”
Giuseppe Pirisinu: “È stato bello tornare a fare il Rally Italia Sardegna dopo l’edizione del 2017, ho lavorato con alle spalle molta più esperienza che mi è servita per creare il giusto feeling con Andrea così da raggiungere il nostro obiettivo, la pedana di arrivo di Alghero senza rilevanti danni. Questa edizione è stata molto intensa e ricca di inconvenienti che siamo comunque riusciti a gestire al meglio, i problemi maggiori li abbiamo riscontrati sulle prove di Tula e Monte Lerno. Ora proseguiamo con il CIRT al Nido dell’Aquila a fine settembre”.