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Appresa la notizia dell’incendio del locale, dove alcune ore prima si era esibito il cestista americano Shaquille O’Neal, e venuti a conoscenza che il presunto autore potesse essere un cittadino di origine nord africana, personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. Quartu Sant’Elena stringevano immediatamente il cerchio attorno al cittadino marocchino conosciuto dalle forze dell’ordine poiché già segnalato come una persona problematica che, nel corso delle serate notturne, stava destando allarme lungo gli stabilimenti del Poetto.
Da una preliminare ricostruzione dei fatti degli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. Quartu Sant’Elena, con l’ausilio della Polizia Scientifica, emergeva che un uomo era stato visto entrare all’interno dei locali dell’Arena Beach e pochi istanti dopo la sua fuga era stata udita un’esplosione cui aveva fatto seguito un incendio domato a stento grazie all’intervento degli addetti alle pulizie del locale e dai Vigili del fuoco accorsi immediatamente dopo la chiamata d’allarme.
Pertanto, immediatamente dopo il fatto, venivano convocati presso gli uffici della Squadra Mobile tutti i potenziali testimoni che consentivano di ricostruire compiutamente la vicenda con l’individuazione dell’autore.
In particolare, CHAROUFI Adil, negli ultimi tempi aveva creato non pochi problemi, rendendosi protagonista di liti e di accese discussioni col personale della sicurezza che aveva più volte cercato di arginare l’irruenza del cittadino marocchino, spesso in evidente stato di alterazione, allontanandolo dall’Arena Beach.
Ieri, così come in atre occasioni, CHAROUFI Adil, aveva cercato in tutti i modi di fare ingresso nei locali dell’Arena ed era stato faticosamente respinto dagli addetti alla sicurezza, tuttavia al termine della serata, resosi conto di non essere più controllato, faceva ingresso nella struttura indirizzandosi verso gli uffici; poco dopo veniva notato uscire velocemente e simultaneamente si udiva un’esplosione che determinava l’incendio.
I danni alla struttura, di per sé ingenti, sarebbero stati certamente maggiori se non vi fosse stato l’intervento immediato dei presenti che arginavano la portata dell’incendio con degli estintori in attesa dell’intervento risolutivo dei vigili del fuoco.
Negli uffici della Squadra Mobile, posto che fin da subito i sospetti ricadevano su CHAROUFI Adil, veniva mostrata ai testimoni la sua foto ed in effetti veniva riconosciuto immediatamente come l’autore dell’incendio; quindi, accertate le sue responsabilità, veniva arrestato una volta individuato presso la propria abitazione a Selargius.
Stante gli elementi di prova acquisiti, il P.M., Dr. Emanuele Secci disponeva che l’arrestato venisse accompagnato presso il carcere di Uta.
L’individuazione di CHAROUFI Adil è stata resa possibile grazie anche a pregressi accertamenti in relazione ad altri episodi incendiari nel lungomare Poetto in relazione ai quali la squadra Mobile sta svolgendo ulteriori indagini per individuarne gli autori.
Si esclude in ogni caso che alla base dell’episodio ci sia alla base alcuna forma di racket tipica delle organizzazioni criminali.