L’Antartide è stata la sua casa per oltre un anno. Marco era stato infatti selezionato assieme ad altre 12 persone per un progetto di ricerca scientifica legato alle osservazioni astronomiche (l’ingegnere gavoese lavora allo sviluppo di software di controllo del Sardinia Radio Telescope a San Basilio) ma allo stesso tempo, assieme ai suoi colleghi è stato oggetto di studio. La Concordia Station, immersa in condizioni naturali proibitive per ogni forma di vita e in totale isolamento è infatti il posto più adatto per simulare una missione su un altro pianeta. Per tale motivo l’Agenzia Spaziale Europea ha monitorato Marco Buttu e i suoi colleghi al fine di capire come l’essere umano si adatta ad un ambiente “extra-terrestre”.
Una avventura professionale e di vita importantissima per l’ingegnere gavoese, giovane solare, da sempre innamorato della scienza e del sapere, sportivo con una propensione per gli sport estremi, profondamente legato alla sua Sardegna e alla sua Barbagia che lunedì 22 luglio alle 21, in Piazza Santa Rughe sarà raccontata dallo stesso Marco Buttu. Che al suo ritorno si è buttato a capofitto nella scrittura del libro, in un dialogo con il Sindaco di Gavoi Giovanni Cugusi.
“Abbiamo fortemente voluto questo incontro e la presentazione, anteprima in Sardegna, del libro di Marco – afferma il sindaco – che con la sua esperienza ha dato un forte contributo alla diffusione del sapere scientifico e ha dato lustro al suo e nostro paese. Durante la serata, la prima di una serie di appuntamenti estivi all’aperto nei rioni gavoesi, Marco Buttu potrà così raccontare, e sarà una narrazione stupefacente, alla sua comunità e a tutti coloro che vorranno conoscere la sua esperienza questi lunghi mesi di isolamento in Antartide e – conclude Cugusi – il senso scientifico ma anche esistenziale di questo viaggio”.