Un confronto tra Valdo Spini e Silvano Tagliagambe sull’obiezione di coscienza, poi il viaggio in musica e le parole da Woodstock alla Discomusic. Sono stati questi i due momenti principali della giornata di ieri delle Officine permanenti 2019,Festival organizzato dall’associazione ICin collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cagliari el’Ordine degli Architetti di Cagliari.
Oggi, nelle sale M2 (minimax) e M3 del Teatro Massimo di Cagliari, ci sarà l’ultima giornata che ha preso il via già dalla mattina con un seminarioalla Fondazione Siotto. “La disobbedienza in adolescenza come fattore evolutivo lacerante” è il titolo dell’incontro che tratterà dei #gestidisobbedienti dei giovani grazie all’intervento dello psicoterapeuta e gruppoanalistaMichele Vargiu.
Dalle 16 è ripreso il programma anche al Teatro Massimo (sala M3) con un convegno tecnico su “Working. La rete nazionale degli Ingegneri” a cura dalla Fondazione Consiglio Nazionale degli Ingegneri e di Maurizio Riboni.
Alle 18.30 nella sala M2 ci sarà un’altra sessione di sovrapposizioni: Paolo Littarru, Roberto Spanue Carlo Mancosu assieme a Gaetano Nastasi e Angelo Loggia si confronteranno sulle #storiedisobbedientidi coloro che hanno spostato i confini per superarli ancora innovando senza autorizzazione. A fare da provocativa colonna sonora ci saranno i testi e le musiche di Giorgio Gaber.
Dalle 19.30, il programma proseguirà con #paroledisobbedienti ospiti lo scrittore Roberto Delogu e il maestro di strada Cesare Moreno saranno accompagnati dal progetto musicale di Raul Moretti e Gerardo Ferrara “sto bene, proprio ora, proprio qui”, un’analisi narrata dell’illogica allegria di Gaber.
A chiuderele Officine 19 saranno le #notedisobbedienti dell’artista Renzo Cugis, accompagnato dalla chitarra di Samuele Dessì e dal contrabbassodi Andrea Lai, e provocato da Luca Cocco. Un percorso a tappe forzate tra parole e musica pensato per trascinare il pubblico a esplorare lo spazio ristretto tra dis e obbedienza.
L’ingresso agli eventi è gratuito.