La donna, oramai esausta, decideva di porre fine alla loro relazione, cosa peraltro mai accettata dal compagno tanto che la donna aveva modificato le proprie abitudini di vita così da lasciare l’abitazione di residenza temendo per la propria incolumità e quella dei suoi figli ed in effetti; il 29 giugno scorso l’uomo aveva fatto fuoriuscire del gas cercando di saturare l’ambiente della abitazione familiare, dove si trovava in solitudine, con il concreto pericolo che l’immobile esplodesse.
L’attività d’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica nella persona del dott.ssa Ginevra GRILLETTI e svolta dalla sezione “reati contro la persona” della Squadra Mobile, ha consentito di acclarare la responsabilità dell’indagato in ordine a condotte reiterate di maltrattamenti poste in essere ai danni della propria convivente in un periodo decorrente dal giugno del 2017 sino all’ultimo episodio appena descritto
Nella giornata di ieri, la Squadra Mobile dopo avere rintracciato l’indagato presso la stazione ferroviaria di via Roma, ha provveduto a notificargli la misura restrittiva della custodia cautelare presso il carcere di Uta.
Continua costante, d’intesa con la locale Procura della Repubblica, l’attività di contrasto della Polizia di Stato in tema di reati contro le c.d. “fasce deboli”.