Il club multiparalimpico cagliaritano sorvola il Tirreno per ritrovarsi in tre luoghi diversi nello stesso week end.
A Torino i concorrenti della Boccia festeggiano due bronzi e un quarto posto. A Busto Arsizio Francesca Secci non si smentisce in piscina cogliendo due ori, un argento e un bronzo campionati Italiani FINP.
Le medaglie non si fanno attendere neppure a Jesolo in occasione degli Italiani di Atletica Leggera FISPES dove la delegazione saspina rientra a casa con tre ori e un bronzo, senza contare il titolo italiano di Mattia Cardia benché conquistato con la maglia delle Fiamme Azzurre.
Da almeno un biennio il suo interesse principale è divenuto l’insegnamento ma il vero amore non viene trascurato totalmente. Francesca Secci, seppur a corto di allenamenti, continua a raccogliere metalli nella sua classe (S9) tra i quali, neanche a dirlo, spicca il color oro.
Partita verso Busto Arsizio assieme a papà Claudio, l’ex azzurra con due paralimpiadi alle spalle conosce molto bene la piscina “Manara” che ospita i Campionati Italiani Assoluti estivi organizzati dalla FINP. E sa che la sua peculiarità di essere mezzo coperta potrebbe giocarle brutti scherzi specie per i 200 misti. Le zone d’ombra alternate a quelle di luce intensa risultano fastidiose nella frazione a dorso: “Per fortuna, quando ho gareggiato – sottolinea la campionessa – il sole era già in fase calante e non ho avuto problemi, diversamente avrei rischiato di non vedere le bandierine”. E il primo metallo pregiato viene intascato.
Le gare dei 400 stile e dei 100 farfalla si caratterizzano per le sfide intraprese con una nuova arrivata, la pugliese Vittoria Bianco, che ha alle spalle tempi davvero ragguardevoli, confermati agli Estivi: infatti riesce a battere Francesca nei 400. Ma la nuotatrice selargina si riscatta in versione farfalla, relegando Vittoria alla piazza d’onore.
“Nei 400 stile è stata più brava di me – argomenta Francesca – sicuramente è più allenata e in linea con i tempi che realizzavo quando ero atleta a tempo pieno. I 400 necessitano di notevole allenamento, ho sentito la fatica dopo i 250 mt, trovandomi seriamente in difficoltà; Vittoria ha prevalso meritatamente”.
Con i 100 farfalla otterrà il bronzo anche nell’Open: “Sono soddisfatta, gli allenamenti sono quelli che sono, portare a termine tre gare tutto sommato impegnative mi riempie d’orgoglio”.
Il suo prossimo obiettivo sono i Campionati Italiani Acque Libere di Stintino (SS) a settembre, ma se nel frattempo si ufficializzeranno i Meeting Nazionali probabilmente parteciperà a quello previsto ad Arona”.
Robertino Musiu e Fabrizio Minerba si esaltano tra pista e pedana dello stadio Armando Picchi di Jesolo. Ai campionati Italiani Paralimpici Assoluti targati FISPES, il team saspino, seppur a ranghi ridottissimi, ingloba tre medaglie d’oro e una d’argento.
A dirigere il duo c’è Antonio Murgia, responsabile del settore che è rimasto particolarmente colpito dal rendimento dei suoi assistiti, anche se sperava nella presenza di Gian Luigi Bonomo, impegnato però con le finali nazionali di baseball per ipovedenti.
Nella categoria T36 Musiu corre molto bene i 100 metri, meno brillante nei 200 ma il podio più alto in entrambe le gare è suo. Poi aggiunge l’argento con il lancio del disco dove deve arrendersi allo strapotere di Fabio Staffolani della Stefano Sport.
Non è il Minerba di una volta per i motivi di lavoro che l’attanagliano. Nonostante ciò si impegna a dovere per cogliere il successo negli 800 piani. L’altra sua specialità sono i 400 metri ma nei meeting sardi di primavera non è riuscito a cogliere il tempo minimo per la qualificazione.
“Tutto sommato è andata bene – riassume Antonio Murgia – perché tre ori e un argento rappresentano un buon bottino. Grande merito ed onore va a Roberto che nonostante i problemi di salute che si fanno gradualmente più seri, riesce sempre a sprigionare grinta ed allegria, visto che fa il possibile per animare il gruppo con le sue battute. Fabrizio non sta attraversando un periodo ottimale ma spero che nelle prossime settimane possa trovare le energie necessarie per ritrovare tempi e successi a lui più congeniali. Peccato per Gianluigi Bonomo che se fosse venuto si sarebbe potuto togliere qualche soddisfazione. I nostri prossimi appuntamenti sono rappresentati dai Campionati Regionali Societari del 5 settembre, allo stadio Santoru di Cagliari dove in concomitanza ci sarà anche una manifestazione Open. Accoglieremo gare FISDIR e forse anche qualche gara Fidal”.
Ritornano con i sorrisi stampati in faccia anche i protagonisti del Campionato Italiano di Boccia paralimpica disputati a Torino. Il duo Francesco Frau, Paolo Puddu (BC3) ottiene il bronzo. Stesso metallo per Daniele Massidda (BC5).
Ironia della sorte, a sorprendere maggiormente è Cristian Martis (BC1) che nell’individuale giunge fino alle semifinali in una competizione agguerrita dove comparivano ben quattordici iscritti. Si deve accontentare del quarto posto ma a detta di tutti l’atleta è in forte ascesa.
“L’ansia gli ha giocato brutti scherzi nel corso degli scontri decisivi – sottolinea il tecnico Maria Antonietta Tuveri – anche se ha dovuto fare i conti con la squadra rivelazione dei Lupus Lecce che ha ottenuto il primato con Giuseppe Rollo, esperto in lanci lunghi e imprendibili. Ma il team pugliese si è messo in luce pure nel BC2 grazie a Francesco Stefanizzi. Sono andati a Torino agguerriti per vincere. E poi hanno grinta, parlano molto e si caricano. Caratteristiche che purtroppo i nostri: più di quello non possono dare, e il non poter dialogare incide tanto nel rendimento complessivo. Per me abbiamo ottenuto comunque risultati positivi, specie Cristian che ha confermato i progressi facendo meglio di altri suoi avversari spesso convocati in nazionale”.
Maria Antonietta, che ha potuto contare sull’apporto di Stefania Spada, si sofferma sugli altri: “Paolo e Francesco non sono riusciti a brillare nell’individuale, mentre in coppia l’hanno finita col bronzo dando filo da torcere fino alla fine ai campioni Mirco Garavaglia e Carlotta Visconti, punti fermi della nazionale. Bravo Daniele che conferma la forza di volontà fatta vedere nelle scorse settimane”.
In quanto referente della federazione in Sardegna nel settore Boccia, il tecnico saspino vorrebbe creare nuove squadre nell’isola in modo da alimentare un vantaggioso clima di competizione: “D’altronde chi vive in Penisola è agevolato dalla frequenza di tornei regionali e provinciali che sono sempre utili per mantenere costante il clima di gara, qui è ancora impossibile realizzare un’intelaiatura simile”.
A settembre si ricomincia: “Correggendo gli errori palesati in Piemonte – conclude l’allenatrice – e individuando le potenzialità che ancora non hanno sviluppato i nostri ragazzi. Dobbiamo trasmettere l’idea che quando gareggiano devono pensare a vincere o quantomeno a portare risultati, nell’ottica della federazione che sarà sempre più selettiva negli appuntamenti nazionali ai quali parteciperanno solo i migliori”.