Le eccellenze di Campagna Amica, gli agrichef, l’olio extravergine biologico, i giovani, le bandiere del gusto della Sardegna, hanno preso parte al maxi evento visitato da oltre 700 mila persone che si è tenuto nella suggestiva cornice del Castello Sforzesco, la più grande fattoria mai realizzata in un centro storico di una città.
Una rassegna che ha coperto una superficie di 200 mila metri quadrati con 400 stand e 10mila agricoltori, dove si potevano acquistare le migliori eccellenze agroalimentari made in Italy nel mercato contadino di Campagna Amica, o gustarle nelle aree del gusto e street food (con menù a 5 euro) grazie agli agrichef, oppure conoscere da vicino gli animali (erano presenti anche gli asini dell’Asinara), apprendere, giocare e divertirsi nell’agriasilo, fattorie didattiche, negli orti o ancora antichi mestieri, pet therapy, laboratori e workshop.
La Sardegna ha dato il proprio contributo, con sei aziende presenti nel mercato di Campagna Amica che ha ospitato tutte le regioni d’Italia. Era presente con il pane carasau di Antonio Me di Ploaghe, i salumi, il maialetto e l’agnello Igp di Sardegna termizzati della Cooperativa La Genuina sempre di Ploaghe, il Fiore sardo dei fratelli Podda di Orgosolo, lo zafferano di Giorgio Concu di San Gavino, su casizzolu dell’azienda Santa Ittoria di Santu Lussurgiu e i profumi e sapori e le medicine naturali a base di erbe officinali di Fragus e Saporis di Sadali.
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Nell’area del gusto erano presenti gli agrichef Michelina Mulas dell’agriturismo su Grabiolu di Siamanna, Antonio Demontis dell’agriturismo su Recreu di Ittiri e Gino Brogi dell’agriturismo Santu Marcialis di Soleminis.
Mentre le giovani imprenditrici agricole Debora Castangia di Tonara e Elisabetta Argiolas di Dualchi, nella tre giorni erano impegnate nel Villaggio delle idee dove sono state presentate le esperienze più originali nate nelle campagne italiane con una spinta all’innovazione vera caratteristica dell’agricoltura under 35.
Anche nella bandiere del gusto la Sardegna era ben rappresentata dai prodotti tradizionali quali il formaggio axiridda, l’abbamele, il miele di cardo, la sapa di fico d’india, sa trizza, l’olio di lentisco, le arance tardive di san vito, la pompia.
Venerdì mattina, invece, è stata la volta dell’olio biologico dell’azienda Donne rurali di Elisabetta Secci, responsabile regionale di Donne Impresa, che ha presentato un prodotto eroico, un quanto è un olio di altissima qualità che arriva dalla provincia più povera d’Italia.
“La campagna che va in città si è confermata ancora una volta una formula vincente – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -, una grande manifestazione di qualità, una vetrina incredibile per il mondo agricolo e la sua straordinaria biodiversità, ma anche per i tanti cittadini che scoprono i tesori agricoli italiani. Per la Sardegna una occasione di crescita e di confronto importante, per i giovani, per gli agrichef e per le aziende di Campagna Amica che hanno potuto raccontare ai 700mila visitatori del Villaggio i nostri prodotti”.