“Sembra quasi che non si vogliano aprire gli occhi per paura di trovarsi di fronte il disastro che ha messo in ginocchio la sanità del nord ovest dell’Isola. La sala parto dell’AOU sassarese – unico hub di secondo livello del nord Sardegna – causa mancanza di numerose figure professionali fra ostetriche, infermieri e personale di supporto arrivando sino ai perfusionisti, non è al momento in grado di garantire né la copertura dei turni né le ferie, per cui risulta difficile l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Identici disagi, sempre in riferimento alla mancanza di figure professionali ad hoc si riscontrano al Pronto Soccorso e all’Ospedale Marino di Alghero, un tempo fiori all’occhiello della sanità sarda e oggi, con personale ridotto ai minimi termini, vessati da un ulteriore carico di lavoro derivante dall’estate e dalla conseguente presenza dei turisti”.
Un quadro che non lascia scampo: “Secondo l’OCSE, relativamente alle professionalità infermieristiche, in Sardegna mancano 4.540 unità, che considerando i pensionamenti previsti diventeranno circa 6mila entro fine anno – prosegue Desirerei Manca -. La riforma sanitaria sarda, perseguendo meri obiettivi di budget, ha causato una situazione estremamente negativa nel nord Sardegna e nell’Isola tutta: questo è indiscutibile e orami sono gli occhi di tutti, addetti ai lavori e cittadini. Mi chiedo allora se l’assessore sia a conoscenza della situazione. E gli chiedo quali azioni intenda attivare per risolverla. Risolverla in tempo stretto e debito, in modo da far sì che l’offerta sanitaria nel nord dell’Isola sia adeguata alla domanda”.