“Sono trascorsi ormai sette mesi da quando il Consiglio regionale della Sardegna, all’unanimità, ha approvato la legge n°47 del 2018, che autorizza l’Agenzia LAORE ad assumere il personale ARAS in liquidazione. Un provvedimento necessario a garantire la sicurezza economica degli oltre 240 dipendenti dell’ex Associazione composta da agronomi, e veterinari. Ciononostante ancora oggi un
bando per la selezione del personale ARAS non c’è. Ciò è inammissibile. Da troppi anni gli ex dipendenti ARAS aspettano una selezione. La legge n° 47 del 2018 esiste, perché è rimasta lettera morta? È necessario chiudere al più presto questa vertenza, in tutela dei lavoratori, delle loro famiglie e delle oltre 10mila aziende zootecniche della Sardegna assiste dai tecnici ARAS.
Aziende che sinora non hanno risentito gravemente di questi problemi solo grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori, che, nonostante gli stipendi arretrati e l’incertezza lavorativa, hanno continuato a garantire la loro attività”.
A una settimana dall’ultima manifestazione di protesta dei lavoratori ARAS sotto il palazzo del Consiglio regionale, un’importante mozione è stata presentata in Consiglio per accelerare la chiusura di questa annosa vertenza. Prima firmataria e promotrice dell’atto che chiede altresì la convocazione straordinaria del Consiglio regionale è la capogruppo del M5S Desirè Manca.
Con questa mozione (sottoscritta dal Gruppo M5S e dai consiglieri dell’opposizione, Piano, Comandini, Ganau, Corrias, Caddeo, Orrù, Meloni, Satta, Stara, Agus, Zedda, Lai, Cocco), la capogruppo dei Cinquestelle si rivolge al Presidente Solinas, alla Giunta e all’assessore
all’Agricoltura Murgia per sollecitare l’immediata pubblicazione del bando per la selezione riservata al personale ARAS, come previsto dalla legge regionale 47 del 2018.
“I dipendenti dell’ARAS – è spiegato nell’atto depositato due giorni fa – attendono il passaggio a LAORE dall’entrata in vigore della legge regionale 3 del 2009 ma, nonostante la chiara volontà del Consiglio regionale espressa con questa legge, le numerose proteste azioni sindacali e i diversi atti consiliari presentati, si è dovuto attendere un’ulteriore legge regionale per assistere ai primi sviluppi concreti della vicenda. Legge dopo legge, nulla è stato risolto, poiché, anche a distanza di 7 mesi dall’entrata in vigore della legge 47 del 2018, questa risulta ancora inapplicata”. Per quanto riguarda le ultime dichiarazione dell’assessore all’Agricoltura Murgia, contraria alla
stabilizzazione del personale ARAS prima della riclassificazione del personale regionale, Manca replica che “un tale vincolo è inammissibile. È necessario procedere, senza ulteriori ostacoli o paletti. La mancata programmazione regionale non può ricadere sui lavoratori”. Desirè Manca evidenzia inoltre il grande risparmio che l’applicazione della legge apporterebbe alle casse regionali: “la gestione diretta da parte di LAORE delle funzioni di assistenza tecnica alle aziende zootecniche, attualmente svolte in convenzione con l’ARAS, consentirebbe alla Regione di realizzare consistenti economie di spesa, con un risparmio di più di 1 milione di euro”.
“Adesso basta chiediamo che il Consiglio regionale venga convocato con urgenza. Diamo applicazione alle leggi e restituiamo i loro diritti ai lavoratori”.
bando per la selezione del personale ARAS non c’è. Ciò è inammissibile. Da troppi anni gli ex dipendenti ARAS aspettano una selezione. La legge n° 47 del 2018 esiste, perché è rimasta lettera morta? È necessario chiudere al più presto questa vertenza, in tutela dei lavoratori, delle loro famiglie e delle oltre 10mila aziende zootecniche della Sardegna assiste dai tecnici ARAS.
Aziende che sinora non hanno risentito gravemente di questi problemi solo grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori, che, nonostante gli stipendi arretrati e l’incertezza lavorativa, hanno continuato a garantire la loro attività”.
A una settimana dall’ultima manifestazione di protesta dei lavoratori ARAS sotto il palazzo del Consiglio regionale, un’importante mozione è stata presentata in Consiglio per accelerare la chiusura di questa annosa vertenza. Prima firmataria e promotrice dell’atto che chiede altresì la convocazione straordinaria del Consiglio regionale è la capogruppo del M5S Desirè Manca.
Con questa mozione (sottoscritta dal Gruppo M5S e dai consiglieri dell’opposizione, Piano, Comandini, Ganau, Corrias, Caddeo, Orrù, Meloni, Satta, Stara, Agus, Zedda, Lai, Cocco), la capogruppo dei Cinquestelle si rivolge al Presidente Solinas, alla Giunta e all’assessore
all’Agricoltura Murgia per sollecitare l’immediata pubblicazione del bando per la selezione riservata al personale ARAS, come previsto dalla legge regionale 47 del 2018.
“I dipendenti dell’ARAS – è spiegato nell’atto depositato due giorni fa – attendono il passaggio a LAORE dall’entrata in vigore della legge regionale 3 del 2009 ma, nonostante la chiara volontà del Consiglio regionale espressa con questa legge, le numerose proteste azioni sindacali e i diversi atti consiliari presentati, si è dovuto attendere un’ulteriore legge regionale per assistere ai primi sviluppi concreti della vicenda. Legge dopo legge, nulla è stato risolto, poiché, anche a distanza di 7 mesi dall’entrata in vigore della legge 47 del 2018, questa risulta ancora inapplicata”. Per quanto riguarda le ultime dichiarazione dell’assessore all’Agricoltura Murgia, contraria alla
stabilizzazione del personale ARAS prima della riclassificazione del personale regionale, Manca replica che “un tale vincolo è inammissibile. È necessario procedere, senza ulteriori ostacoli o paletti. La mancata programmazione regionale non può ricadere sui lavoratori”. Desirè Manca evidenzia inoltre il grande risparmio che l’applicazione della legge apporterebbe alle casse regionali: “la gestione diretta da parte di LAORE delle funzioni di assistenza tecnica alle aziende zootecniche, attualmente svolte in convenzione con l’ARAS, consentirebbe alla Regione di realizzare consistenti economie di spesa, con un risparmio di più di 1 milione di euro”.
“Adesso basta chiediamo che il Consiglio regionale venga convocato con urgenza. Diamo applicazione alle leggi e restituiamo i loro diritti ai lavoratori”.