Cala il sipario sulla quarta edizione del festival letterario Street Books, organizzato dal Circolo dei Lettori Miele Amaro con la direzione artistica di Gianni Stocchino, che, all’insegna del tema “Il mondo è di chi lo legge… anche se e scrito male”, per nove giorni ha animato Dolianova con incontri, spettacoli, dibattiti fra letteratura, musica, arte, cinema, e tanto pubblico.
Domani, giovedì 18 luglio, con Gerardo Ferrara ancora a fare da anfitrione, le illustrazioni dal vivo di Federica Nocco e il palco Don Chisciotte di Villa de Villa, cuore del festival, teatro di tutti gli appuntamenti, si parte alle 20.45 con l’appuntamento Una botte e via, che questa volta ospiterà la Cantina Sa Defenza di Donori. Il clou della serata di chiusura alle 21, sotto i riflettori Porpora Marcasciano, sociologa, presidente onorario del Mit (Movimento Identità Transessuale), che dialogherà con Francesca Fadda e incontrerà i lettori per parlare del suo ultimo libro, L’aurora delle trans cattive. Storie, sguardi e vissuti della mia generazione transgender. Porpora traccia la propria genealogia trans aggiungendo tasselli essenziali alla ricostruzione storica di una cultura spesso relegata ai margini. Lo fa da protagonista del percorso collettivo, ancora privo di una lettura condivisa, di chi si è posto consapevolmente nello spazio di confine tra i generi. Aneddoti, miti, storie “scandalose”, raccontati da Marcasciano con il suo stile ironico e “favoloso”, si intrecciano con le riflessioni sulla presa di coscienza collettiva, sulla nascita del Mit e sulla conquista del riconoscimento giuridico con la legge 164 del 1982. Un percorso straordinario di persone perseguitate, violentate, ferite nella loro dignità umana, che hanno avuto la forza di incrinare la narrazione dominante che fa della transessualità una dimensione patologica, raccontando un’esperienza di vita unica. Che rifugge anche i tentativi di normalizzazione dell’epoca postmoderna.
Come per tutto il festival, dalle 21 alle 22.15 (Sala Pippi Calzelunghe) Bibliositting: Il pinguino che aveva freddo; Elena Aramu intratterrà i bambini con la lettura del libro di Philip Giordano.
Alle 22.30 la chiusura è affidata al concerto Amor revolução, recital con Stefania Secci Rosa, voce, Matteo Gallus, violino, e Andrea Granitzio al pianoforte. Un background, frutto di una commistione che vede protagonisti Portogallo, Argentina, Spagna e Brasile e ritmi africani, dà vita a una formazione che propone una musica sempre più permeabile a sonorità etniche, spaziando in
tutta l’area d’influenza lusitana e più largamente iberica, passando per vari lidi fino al Brasile, mai facendo a meno del colore della Sardegna e, quindi, a corollario, del jazz.Alle 23.45 sigillo sul festival con Il mondo è di chi lo legge: fine delle trasmissioni.
Street Books, di anno in anno, è diventato sempre più green. Dalle auto di servizio elettriche 100% alla raccolta differenziata nelle aree food, ai focus giornalieri dedicati ai piccoli produttori di vini “naturali” della Sardegna, che stanno guadagnando sempre maggiore attenzione e fette di mercato nel settore della produzione vitivinicola nazionale. Un festival davvero per tutti. Perché un occhio di riguardo Street Books lo dedica al mondo della disabilità, con il progetto Vengo anch’io. Che, attraverso una piattaforma web collegata a un’app, consente agli utenti di essere accompagnati da casa all’evento culturale d’interesse e di nuovo a casa alla fine dell’evento in totale sicurezza e con un accompagnatore formato.
Street Books è sostenuto dal Comune di Dolianova e dagli Assessorati regionali della Cultura e del Turismo.
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