Miglior Sperimentale
Per l’incredibile capacità di sintesi e il sapiente utilizzo del mezzo filmico attraverso il quale l’autore ha affrontato il dramma politico e sociale della dittatura argentina trasmettendo in modo breve ed efficace il messaggio con grande intensità.
Il premio per il Miglior corto Sperimentale va a
4664 di Federico Robles (Argentina)
Menzione speciale assegnata a
Microcosmo di Tommaso Fagioli (Italy)
Per la potenza espressiva che ai limiti tra documentario finzione e sperimentazione restituisce allo spettatore un’opera pregna di umanità e poetica in cui lo sguardo del regista non è semplice strumento ma protagonista assoluto.
Miglior Video Art
Per aver sviluppato il tema della ciclicità attraverso uno stile tecnico e narrativo capace di amalgamare l’immagine animata e il suono trasportando così lo spettatore in un potente loop sonoro e visivo.
Il premio per il miglior video art va a Orbit di Martin Tess (Netherlands)
Miglior Animazione
Un film che racconta come la grande passione di un bambino abbia bisogno di un mondo libero per potersi esprimere. E lo fa con scene cariche di eleganza e di emozione.
Il premio per la Miglior Animazione va a Mercurio di Michele Bernardi (Italy)
Menzione speciale assegnata a La noria di Carlos Baena (Spain)
Che cos’è la paura? È possibile sentirla come un’emozione utile, che ci può salvare la vita? Questo film spettacolare ci mette su una ruota panoramica, quella del titolo, per spingerci a superare la paure che ci bloccano, proiettandoci verso il tranquillo vortice della vita.
Miglior documentario italiano – Premio Villanova Monteleone
Un film documentario che mette a confronto due destini e due generazioni, quelli di una madre e di un figlio,
che ha in sé una forza drammaturgica anche grazie a una grammatica cinematografica curata ed elegante.
Una narrazione che restituisce speranza e riscatto in un momento assai delicato del processo di accoglienza dell’altro.
Il Premio Villanova Monteleone per il Miglior documentario italiano va a My Tyson di Claudio Casale (Italy)
Miglior documentario straniero
un film documentario che racconta la condizione umana di tanti migranti attraverso la forza delle immagini. Un’opera semplice e complessa al tempo stesso, che si affida soprattutto ai volti dei testimoni con una forza emotiva capace di restituirci anche quello che non dicono.
Il premio al Miglior documentario straniero va a The European Dream: Serbia di Jaime Alekos (Spain)
Menzione speciale assegnata a Retour au village di Flora Pesenti (France)
perché affronta un tema importante, quello dello spopolamento dei paesi rurali, che ci riguarda tutti: Corsica, Sardegna, Europa.
Premio Giuria ristretta maschile Casa Circondariale Bancali
La Giuria ristretta maschile ha valutato con un punteggio superiore a 9/10 tre cortometraggi: “Mon clochard” (Italia) “Ian, a moving story” (Argentina) e “The european dream: Serbia” (Spagna). Tutti meritevoli di segnalazione per l’alto valore sociale delle tematiche proposte.il cortometraggio vincitore fa vedere molto realisticamente una situazione che spesso è nascosta ed ignorata. I giovani intervistati hanno fatto tanti sforzi e vissuto condizioni disumane per cercare una vita migliore. Vengono trattati male in molti modi e picchiati dalla polizia di confine senza che nessuno reagisca. Molti di noi si sono trovati in situazioni di difficoltà e sanno cosa vuol dire non essere aiutati da nessuno. E subire angherie senza motivazione, non sapendo come difendersi.
Il cortometraggio parla con grande efficacia degli invisibili alle nostre frontiere. Spesso anche alcuni di noi si sono sentiti invisibili nelle proprie città. Il cortometraggio è un invito per tutti a fare qualcosa perché non ci siano più invisibili fuori e dentro le frontiere.
Il premio della Giuria ristretta maschile va a “The european dream: Serbia” di Jaime Alekos (Spain)
Premio Giuria ristretta femminile Casa Circondariale Bancali
La Giuria ristretta della sezione femminile attribuisce il suo premio con voto 10/10 al cortometraggio con la seguente motivazione: non sempre ai bambini disabili vengono tese le mani attraverso la rete che li separa dagli altri. E il regista visualizza in modo molto efficace la sofferenza di Ian, mostrando la disintegrazione del suo corpo ogni volta che gli altri lo ignorano. Ma il disabile Ian con la sua forza di volontà riesce a ricompattarsi, a ribellarsi alla propria condizione e ad ottenere l’attenzione degli altri bambini. Grazie alla loro solidarietà la rete si dissolve. è una lezione per tutti.
Il premio della Giuria ristretta femminile va a “Ian, a moving story di Abel Goldfarb (Argentina)
Premio scuola sotto 18 – Medaglia Presidente Camera
Per aver affrontato e raccontato con gli occhi dei bambini il dramma degli incendi che ogni anno colpiscono vaste zone della nostra penisola.
Il Premio scuola sotto 18 – Medaglia Presidente Camera va a Giustino, uccellino coraggioso di Mena Solipano (Italy)
Premio Diari di Cineclub
Il film esibisce la capacità di raccontare con forza visiva e dialoghi essenziali la particolare elaborazione del lutto di un ragazzo legato alla madre separata e prematuramente scomparsa da un rapporto complesso fatto di conflitti, tenerezze e ambiguità sessuali. Sul filo di una memoria proustiana con un occhio a Resnais e uno ad Antonioni, il protagonista rivive l’ultimo weekend trascorso con lei e per restare l’ultima volta solo con lei la strappa al rituale del funerale.
Il Premio Diari di Cineclub va a Noi soli di Francesco Alessandro Cogliati
Miglior Vetrina Sardegna – Premio Obus
Per l’accuratezza registica e narrativa e per l’utilizzo non banale del montaggio, del suono e della fotografia in grado di immergere lo spettatore in un vortice di suspense, passione e mistero.
Il Premio OBUS al miglior corto di autore sardo va a Klepsydra di Adriana Perra e Roberto Fara (Italy)
Menzione speciale
Still Here di Chiara Porcheddu (Italy)
Per aver osservato con sensibile sguardo fotografico il cambiamento urbano di una cittadina turistica dettato dall’alternanza delle stagioni.
Miglior fiction italiana
Un’opera in cui la musica, le parole, i suoni e le immagini si fondono in un racconto di trasformazione, di speranza, di impegno, ma anche di integrazione e fantasia. Il tema centrale del racconto è inedito quanto
particolare, ovvero la gestione dei rifiuti. Attorno a loro si compie il destino, con la protagonista che simbolicamente riuscirà a trasformali in una nuova forma, simbolo di rinascita anche per le persone.
Il premio per la miglior fiction italiana viene assegnato a Solstizio d’inverno di Alessandra Pescetta (Italy)
Menzione speciale
Nel corto Mon clochard di Gian Marco Pezzoli-Italy l’attore principale conferma ancora una volta la sua grande capacità di dare vita a un personaggio complesso e articolato. In questo caso un uomo di poche parole, ostile verso il prossimo, che cerca di vincere la sua incapacità di uscire dal suo mondo e accettare chi è estraneo, chi è diverso. Una interpretazione importante che si unisce ai tanti personaggi interpretati sempre con grandissima umanità e ironia
Menzione speciale per l’interpretazione va all’attore Roberto Citran
Miglior fiction straniera
Attraverso la sempre efficace forma espressiva della macchina da presa che sembra spiare la realtà stando il più possibile vicino ai personaggi, l’autore ci porta a condividere con sempre crescente emozione, la giornata di cinque giovanissimi che vivono ai margini del nostro mondo. Un viaggio quasi in tempo reale nella realtà dei nostri giorni in cui si alternano sguardi, suoni, tempi apparentemente lunghi e improvvise accelerazioni fino a farci scoprire gli sforzi di un bambino che cerca di integrarsi sforzandosi a leggere.
Il premio per la miglior fiction straniera va a Beetween the lines di Frederic Farrucci (France)
Menzione speciale è stata assegnata a Arcangel di Angeles Cruz (Mexico)
Una intensa e dolorosa storia di solitudine e solidarietà, con una grande interpretazione di Noé Hernandez che interpreta un contadino che sta perdendo la vista e che cerca di trovare un ricovero a una donna anziana.
Un racconto coraggioso e di grande sensibilità che ci porta a scoprire una realtà che spesso evitiamo di voler vedere e che porta al centro dell’attenzione il rapporto con i nostri anziani e il mondo che ci circonda.
La MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA per Il Miglior cortometraggio della quattordicesima edizione del Sardiniafilmfestival
My Tyson di Claudio Casale (Italy)