<Il tempo è verticale, ma la letteratura lo rende orizzontale> lo ha detto Fabio Stassi, il più sudamericano degli scrittori italiani, nell’incontro di Porto Torres che ha chiuso la prima parte di “èntula” il festival letterario diffuso con la Sardegna organizzato dall’associazione culturale Lìberos.
E accade proprio questo quando si legge un autore, non importa se contemporaneo o di duemila anni fa, ci si immerge in un tempo indefinito. Succede pure che gli incontri con l’autore diventano un’occasione per parlare non solo di libri e letteratura, ma anche di tanto altro, e di ritrovarsi stupiti a osservare quella “polvere che fa volare le farfalle” per citare Alda Merini, uno dei dieci poeti fatti rivivere da Stassi nel suo “Con in bocca il sapore del mondo”.Ora il festival si ferma tre settimane per una piccola pausa, ma il 24 agosto riprenderà il suo viaggio in tutta l’isola per portare autori che sanno incantare con la parola scritta e riservano piacevoli sorprese negli incontri col pubblico.
Il primo autore dopo Ferragosto è un big: lo svedese Björn Larsson, pluripremiato in Italia e Francia. Tra i suoi romanzi più noti “La vera storia del pirata Long John Silver”, “Il Cerchio Celtico”, “Il porto dei sogni incrociati” e “I poeti morti non scrivono gialli”.
Larsson è il primo di una dozzina di scrittori che “Éntula” proporrà nei diversi centri della Sardegna.
Dopo lo scrittore svedese sbarcherà sull’isola Francesca Diotallevi, milanese, vincitrice nella sezione giovani del Premio Neri Pozza 2016 col romanzo “Dentro soffia il vento”. In Sardegna presenterà la sua ultima opera: “Dai Tuoi Occhi Solamente”.