Voleva tenere come “ricordo” dei suoi mesi di stanza in Kuwait un lanciamissili, ma gli agenti doganali lo hanno fermato. Tuttavia non hanno creduto ai loro occhi quando hanno aperto il suo bagaglio e hanno visto il lanciamissili fra gli indumenti e gli oggetti personali.
Il soldato ha spiegato agli agenti della sicurezza dell’aeroporto internazionale di Baltimore Washington, nel Maryland, che l’arma era solo un “souvenir” dal Kuwait. Le armi belliche non sono permesse né nel bagaglio a mano, né in quello consegnato al check-in e pertanto non c’è stato niente da fare e il lanciamissili è stato subito consegnato alle autorità statali per essere distrutto. in un comunicato.
La Transportation Security Administration (TSA), l’agenzia Usa per la sicurezza nei trasporti, ha reso noto che:
L’uomo, un residente di Jacksonville, Texas, ha detto ai funzionari di essere un militare.
Fortunatamente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, l’oggetto non era un dispositivo attivo. L’arma è stata confiscata e consegnata al corpo dei vigili del fuoco dello Stato, per essere smaltita in modo sicuro. L’uomo ha potuto proseguire il suo viaggio.