Sul filo delle emozioni con i “Dialoghi d’amore” interpretati da Vinicio Marchioni, protagonista DOMANI (sabato 20 luglio) alle 20 al Teatro Romano di Nora sulle note del pianoforte di Francesca Giovannelli in uno spettacolo originale, intessuto di parole e musica, liberamente ispirato ai “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes, incastonato nel XXXVII Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Sulla falsariga del fortunato saggio del semiologo francese, l’attore romano – Il Freddo di “Romanzo Criminale”, una carriera fra teatro e cinema, dove esordisce con “Feisbum”, seguito da “20 sigarette”, “Scialla!”, “Sulla strada di casa”, “Passione sinistra” fino a “Tutta colpa di Freud” e “Ma cosa ci dice il cervello” – affronta le molteplici sfaccettature del sentimento più universale. Un’antologia preziosa e variegata che spazia dagli arguti e istruttivi dialoghi di Platone alle folgoranti intuizioni di Friedrich Nietzsche, dalle opere di Honoré de Balzac – l’autore della “Comédie Humaine” – alle interessanti analisi e gli studi sull’eros di Sigmund Freud, dal viaggio “À la recherche du temps perdu” e il fascino della scrittura di Marcel Proust a Gustave Flaubert che oltre alla scandalosa “Madame Bovary” si è cimentato pure con “L’Educazione Sentimentale”.
In un gioco di liberi accostamenti tra letteratura e filosofia, con drammaturgia di Bianca Melasecchi, Vinicio Marchioni si inoltra e piacevolmente si perde nei labirinti della mente e del cuore, in un “dialogo” con la musica tra pagine evocative di Ludwig van Beethoven, Fryderyk Chopin, Claude Debussy, Maurice Ravel, Robert Schumann, da cui emerge tutta la complessità dell’animo umano e l’imprevedibilità delle passioni.
“Dialoghi d’amore” è uno spettacolo concerto – nato da un’idea di Elena Marazzita e prodotto da Aida Studio – ispirato alle molteplici declinazioni del “sentimento amoroso” che – sottolinea ianca Melasecchi – «affronta la tematica dell’amore dal punto di vista dell’innamorato e descrive le varie fasi dell’innamoramento», attraverso una serie di preziosi “incontri” con i pensatori della letteratura e della poesia, dall’antica Grecia al Novecento, dove parole e musica s’intrecciano e «con modalità ed emozioni differenti ci parlano dello stesso tema: l’amore, raccontando in un flusso unitario, un unico monologo interiore».
Sull’importanza e la necessità dell’amore –Vinicio Marchioni non ha dubbi, e al di là della teoria e delle invenzioni di poeti e scrittori, come delle teorie e delle scoperte di filosofi e scienziati, esiste un unico modo per affrontarlo e comprenderlo: «Semplicemente metterlo in pratica, in qualsiasi modo».
La colonna sonora accosta la celebre Sonata beethoveniana dedicata all’allieva Therese von Brunswick a un Preludio di Chopin che «ben descrive il tormento dell’anima dettato dalla gelosia» e la splendida Polacca, alla musica di Debussy, «che ha descritto l’estasi in una bellissima melodia, Ravel, il cui ritmo rappresenta lo scorrere veloce del sangue, e Schumann – spiega la pianista Francesca Giovannelli – con due brani, uno, breve, che dà a chi ascolta le diverse sensazioni che si provano nella fase di attesa, l’altro, a chiudere lo spettacolo, tratto dall’Opera 4 che si ispira al Faust di Goethe, di grande intensità, con Faust che seduce Margherita, la bacia e la porta sino alla follia».
“Non sarà solo un accompagnamento di sottofondo – ricorda Vinicio Marchioni -, anzi cercheremo un incastro che possa dire qualcosa in più rispetto alle parole”.