I consiglieri comunali del gruppo “Per Alghero”, Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno hanno scritto oggi all’assessore regionale della sanità Mario Nieddu per riproporre il finanziamento del nuovo ospedale di Alghero, con 80 dei 243 milioni a disposizione.
“Tali risorse – si legge nella lettera – provengono dall’articolo 20/88 per edilizia sanitaria e ammodernamento attrezzatura, sulla base di un accordo di programma con le Regioni, firmato tra il Ministero e la Regione Sardegna nel 2016. L’accordo – osservano gli esponenti di “Per Alghero” – presupponeva l’applicazione anche nell’Isola degli standard di qualità previsti dal DM 70. La rete ospedaliera approvata dal Consiglio regionale nell’ottobre 2017 ha identificato un ospedale DEA I livello per ciascuna delle otto province, come presidio di riferimento per area omogenea,. Tra questi anche il presidio di Alghero è stato identificato, unico in Provincia di Sassari, come DEA di I livello”.
“Nella proposta della rete ospedaliera -sottolineano Esposito, Sartore e Bruno – era già stato ipotizzato l’uso di quelle risorse, nel rispetto degli standard di qualità e sicurezza, anche per la costruzione di un nuovo ospedale per Alghero. Previsione già contenuta nel vigente Piano Sanitario Regionale e perfino in fondi CIPE, poi annullati, per un importo, ancora occorrente, di circa 80 milioni di euro.
Sia la previsione del DEA di I livello, sia la indispensabilità di un nuovo ospedale per Alghero – ricordano i consiglieri comunali algheresi – sono l’esito di battaglie politiche bipartisan, senza colore politico, condotte insieme ai cittadini, negli anni.
Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno si dicono certi “che vi sia l’interesse e la volontà dell’Assessorato Regionale alla Sanità di individuare nel nuovo ospedale della città di Alghero, già inserito nella rete dell’emergenza-urgenza regionale, la destinazione di parte dei fondi per l’edilizia sanitaria, nel rispetto dei requisiti strutturali e tecnologici propri dei DEA di primo livello”. E a tal fine, inviano copia dello studio di fattibilità, a suo tempo redatto dall’equipe di lavoro del Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari, guidato dal Professor Giovanni Macciocco, che individuava in Regione Taulera la sede del nuovo ospedale, adiacente all’attuale Ospedale Civile.
“La individuazione di quell’area – sottolineano i consiglieri della lista più votata in città – già oggetto di delibera unanime del Consiglio Comunale di Alghero che approvava contestualmente una variante al Piano regolatore generale, non è casuale: l’attuale ospedale civile può infatti mantenere funzione sanitaria, andando a realizzare tutt’uno con la nuova struttura, la sede degli ambulatori specialistici e degli uffici amministrativi. Non è necessario, dunque, sacrificare e mettere sul mercato le due strutture attuali. Civile e Marino continueranno ad avere, anche dopo la realizzazione del nuovo ospedale, funzioni sanitarie. Sul Marino si pensa di realizzare un centro di riabilitazione di eccellenza, di livello regionale, con posti letto per lungodegenti, per post-acuti e perfino per la riabilitazione neurologica”.
Anche nel corso di una visita di stamane al Civile e al Marino, Esposito, Bruno e Sartore hanno incontrato alcuni primari, medici e operatori delle due strutture e appurato personalmente lo sforzo che è stato fatto, con la firma di una convenzione, per poter attingere dalle graduatorie dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria soprattutto per far fronte alla carenza di anestesisti: la delibera della giunta regionale che approva quell’accordo sarebbe passo fondamentale per permettere fin da ora di essere di fatto DEA di primo livello, con indiscutibili vantaggi anche per l’operatività dell’ospedale di Sassari che potrà cosi concentrarsi sulle patologie e gli interventi tipici di un DEA di secondo livello.
“Nelle Sue recenti visite agli ospedali – concludono i consiglieri, rivolgendosi all’assessore Nieddu – si è potuto rendere conto di persona della situazione di grande difficoltà della nostra offerta sanitaria, nonostante la professionalità indiscussa di chi vi opera. Ecco perché, individuate le risorse, adeguato lo studio di fattibilità alle mutate esigenze e alla previsioni di DEA di primo livello, occorre ora proseguire la progettazione preliminare e quella esecutiva del nuovo ospedale. Nel frattempo, come da noi richiesto, la sanità algherese deve essere potenziata, con il personale necessario, per attivare l’unità di terapia intensiva cardiologica e post-operatoria e per gli altri reparti ospedalieri”.