La copertura dei servizi a domanda individuale è pari al 50,74%.
L’Assessore Sanna ha riferito di una differenza minima nelle entra tributarie rispetto al 2017 e assicurato maggiore incisività nella lotta all’evasione anche attraverso un potenziamento del personale e l’affidamento a terzi dei ruoli. L’analisi dell’assessore si è concentrata sulla percentuale di spesa rispetto alla stanziamento inziale. Così per l’ordine pubblico e la sicurezza rispetto a una previsione di 2 milioni 91 mila euro la spesa è stata pari al 93%, per l’istruzione e il diritto allo studio rispetto a 5 milioni 668 mila euro la spesa è stata del 50%, per la valorizzazione dei beni e delle attività culturali copertura del 57% sui 2 milioni 228 mila euro, per lo sport e le politiche giovanili 28,6% su 6 milioni 212 mila euro, per il turismo solo l’1% dei 14 milioni 907 mila euro (su questo dato incide l’attuazione della programmazione territoriale), per l’assetto del territorio edilizia abitativa 8% di 9 milioni 80 mila euro, per lo sviluppo sostenibile e l’ambiente 77% di oltre 9 milioni di euro, per i trasporti 12,5% di 21 milioni di euro, per le politiche sociali su 18 milioni 152 mila euro copertura al 75%, per il lavoro e la formazione professionale 39,24%. Altissima la percentuale di spesa rispetto agli impegni per l’adeguamento degli impianti sportivi (97%), il programma di edilizia scolastica Iscola (97%), valorizzazione degli impianti sportivi (95%), valorizzazione turistica (97%), bilancio partecipato (100%).
“Questo rendiconto arriva dopo 2 anni di mandato e rappresenta un passaggio importante per questa amministrazione – ha detto il Sindaco Andrea Lutzu– È un bilancio in chiaroscuro, con tante cose fatte, altre in leggero ritardo, altre in fortissimo ritardo come il programma Lavoras. Ma siamo sul pezzo su tutti i fronti e combattiamo giornalmente su tutto e questo è sotto gli occhi di tutti. Gli incontri nelle frazioni, da questo punto di vista, ci hanno fatto capire il termometro politico nei confronti della Giunta”.
Il Sindaco Lutzu ha mostrato ottimismo per il futuro: “Alcune cose di questi giorni mi fanno ben sperare: l’avvio dei lavori al teatro Garau, la prosecuzione degli interventi inseriti nel programma Oristano est, la prossima conclusione di quelli del palazzetto dello sport, l’aggiudicazione definitiva dei lavori del mercato e del parcheggio, gli interventi sulle strade, l’avvio della programmazione territoriale, la grande attenzione su Torre Grande, i lavori per l’illuminazione pubblica e quelli nelle frazioni, la svolta nella politica culturale (anche attraverso la nascita della Fondazione Oristano), la battaglia sugli usi civici, il grosso impegno sui servizi sociali e sulle attività produttive, i risultati ottenuti per la compatibilità idrogeologica rispetto al PAI che hanno consentito di dare il via a diverse lottizzazioni, la svolta in Oristano servizi e, non ultimo, le soddisfazioni che stanno arrivando dallo sport con il ricco cartellone di Città europea dello sport. Siamo indietro su tante piccole esigenze quotidiane, che sono quelle a cui la gente tiene, ed è su questo che dobbiamo riuscire a fare di più”. Il Sindaco ha poi proposta una riflessione politica: “Il voto di oggi potrebbe essere uno spartiacque per questa legislatura. Avere 13, 14, 16 o 18 voti sarà determinante per le future riflessioni. Un gruppo di 4 consiglieri formatosi recentemente (La Civica Oristano, ndr) ha manifestato volontà di sostenere il sindaco, quindi il voto di oggi e le dichiarazioni avranno un valore per il futuro”.
Il dibattito è stato aperto dalle dichiarazioni del Presidente della Commissione Bilancio Angelo Angioi: “Il bilancio non è mai un mero esercizio contabile, ha un valore politico importante. Al di là dei numeri dice cosa è stato fatto politicamente. L’intervento del Sindaco è sicuramente interessante soprattutto per la prospettiva futura”. Angioi ha relazionato sui temi specifici affrontati dalla commissione e su uno in particolare, gli usi civici, ha puntualizzato: “ho la sensazione che non ne caveremo piede perché ci sono interessi troppo grandi in ballo”. Dal punto di vista politico Angioi ha annunciato l’astensione del gruppo La Civica Oristano: “Ci siamo costituiti due mesi fa con l’intento di dare una mano a questa maggioranza e portare avanti il programma presentato in campagna elettorale. Questo voto deve essere visto come qualcosa di positivo. Un voto contro sarebbe una rottura che a oggi non c’è”.
“Il rendiconto non è solo un adempimento contabile, è un atto politico attraverso il quale si racconta alla città cosa è stato fatto e come sono state spese le risorse pubbliche – ha detto Efisio Sanna (PD) -. I temi toccati dal Sindaco riguardano il 2019, non certo il 2018. Avremmo voluto sentire il racconto del 2018”. “Vediamo troppe debolezze in questo bilancio: i debiti fuori bilancio sono aumentati dell’80% dal 2016 al 2018 ed è un dato preoccupante, la percentuale copertura dei servizi a domanda individuale ancora troppo bassa, la lotta all’evasione va fatta veramente e i dati evidenziano un grosso problema con risultati molto insufficiente. Leggiamo un peggioramento del risultato economico rispetto al 2017”. “Nel 2018 ben poco si è fatto, è stato un anno di transizione, ma un anno perso – ha proseguito il capogruppo del PD -. Certe scelte importanti come Fondazione Oristano e imposta di soggiorno sono arrivate nel 2019. Il nostro giudizio è negativo, questo è un rendiconto ordinario, caratterizzato dal nulla, dai ritardi, dal peggioramento del risultato economico, dall’incapacità di intervenire in materia di tributi”.
Per Giuseppe Puddu (La Civica Oristano) “il rendiconto è un atto importante e non solo un elenco di numeri. L’intervento politico del Sindaco lo dimostra. Parlando del rendiconto non si può fa re a meno di parlare di obiettivi di gestione e delle percentuali che ci sono state presentate. Il problema degli obiettivi è fondamentale per questa amministrazione ed è ricorrente nel corso degli anni. Molti obiettivi vengono riportati con percentuali anche alte, ma molte volte o i numeri si traducono male o c’è un’errata interpretazione. Faccio un esempio: per la Protezione civile raggiungiamo il 91%, ma abbiamo tolto la sede alla Protezione civile. Per i cimiteri si raggiunge l’85% ma conosciamo la situazione. C’è qualcosa che non funziona nella macchina burocratica. Obiettivi importanti come Abbanoa non sono stati raggiunti e corriamo il rischio di lasciare ai nostri figli forti debiti. E poi il teatro è ancora chiuso, il porticciolo e il mercato … quanti ritardi della macchina amministrativa”.
Da Gigi Mureddu (Forza Italia) e Davide Tatti (Fortza Paris) è arrivato l’apprezzamento per le numerose opere realizzate, il lavoro realizzato in questi due anni e ancora di più per i grossi progetti in fase di realizzazione che arriveranno a compimento nella seconda parte della legislatura.