Nell’ambito delle iniziative di presentazione e valorizzazione delle produzioni sarde, oggi nel mercato contadino di Campagna Amica, in Via degli Artigiani, ad Oristano, era di scena il tartufo sardo, protagonista nello stand de “L’isola dei sapori” di Veronica Carta, giovane imprenditrice ventitreenne di Laconi, che da alcuni anni valorizza questo prodotto nostrano.
La sua è un’attività che va consolidandosi, sia con la lavorazione del tartufo fresco dei boschi di Laconi e sia con combinazioni tra tartufo e altre produzioni locali, che ne esaltino le peculiarità.
I consumatori, hanno avuto l’occasione di avere informazioni ed assaggiare, oltre al tartufo fresco, alcune particolari specialità, dalle creme di tartufo in combinazione col carciofo, a quelle con la bottarga, con i pomodori secchi e col basilico.
Non potevano mancare le elaborazioni di tartufo con formaggi semi stagionati, come le creme di caprino e pecorino, oppure le combinazione con il miele, con il limone, con l’arancia, con lo zafferano, con le noci, infine, anche l’olio e il sale tartufato.
A disposizione degli affezionati consumatori di Campagna Amica, non potevano mancare le delicate Panadas, sia di carne, sia di verdura, proposte dall’Agriturismo il Giglio, ma c’era spazio anche per il pesce fresco, per i vari tipi di carni per la frutta biologica e la verdura, oltre all’agricosmesi.
Ma la Coldiretti, continua anche la campagna di raccolta delle firma per chiedere all’Europa di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti, allo scopo di proteggere e salvaguardare la nostra salute.
La contraffazione e l’adulterazione di prodotti alimentar, rappresentano un grave rischio per la nostra salute, soprattutto quando vengono utilizzati ingredienti di bassa qualità, o addirittura tossici.
“I cittadini italiani – sottolinea il responsabile provinciale di Campagna Amica Oristano, Serafino Mura – hanno il diritto di essere protetti e di ricevere informazioni accurate sul cibo che scelgono di acquistare. Per questo motivo, i consumatori devono conoscere il luogo di raccolta e trasformazione dei prodotti alimentari, oltre all’origine degli ingredienti e tutte le informazioni riguardanti i metodi di produzione e di trasformazione”.
Gian Piero Pinna