“Le nuove regole del Porto di Palau stanno mettendo a repentaglio l’attività lavorativa di 23 agenzie turistiche e a serio rischio oltre cento posti di lavoro. La situazione non è più sostenibile e sta peggiorando di giorno in giorno. Da quando l’amministrazione comunale, con una delibera del 4 aprile scorso, ha proibito l’installazione dei gazebo stagionali amovibili alle agenzie di noleggio gommoni, natanti e imbarcazioni, gli operatori del settore sono costretti a svolgere il servizio di biglietteria sotto il sole, a 40 gradi. Agli operatori non è concesso ripararsi in alcun modo, chi ha cercato un po’ d’ombra aprendo un ombrellone da spiaggia è stato immediatamente allontanato dagli agenti della municipale. La stessa situazione di grave disagio riguarda ovviamente anche i turisti: anziani, bambini, persone con disabilità che, completamente spiazzati dalla situazione, hanno mostrato insofferenza e malcontento. Credo fermamente che questo provvedimento debba essere rivisto subito”.
I disservizi offerti dal Porto di Palau approdano in Consiglio regionale. A farsi portavoce dei malumori sollevati dagli operatori della zona è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Roberto Li Gioi. Attraverso una interrogazione urgente, volta a risollevare l’economia del porticciolo e di tutto l’indotto, l’esponente dei Cinquestelle chiede l’intervento dell’assessore regionale agli Enti locali.
“Eliminare i gazebo – continua LI Gioi – significa mettere in ginocchio le aziende del settore. Perché un turista dovrebbe scegliere un porto turistico privo di servizi? Anziché puntare alla promozione del territorio e alla crescita economica, in questo modo si sta puntando a cacciare i clienti”.
C’è anche un altro aspetto, introdotto dal nuovo regolamento comunale che contribuisce a mettere in crisi l’economia locale.
“L’articolo 19 del regolamento in questione – prosegue Li Gioi – dice inoltre che dal prossimo anno a ciascuna azienda verranno destinati soltanto 6 posti per le barche destinate al noleggio. Agli operatori è stata negata persino la possibilità di usufruire di ulteriori posti, anche a tariffa piena, come da loro chiesto al sindaco a più riprese”.
“Gli investimenti fatti in questi anni dagli operatori – ricorda Li Gioi – hanno reso Palau un porto vivo e non solo un ponte verso La Maddalena. Con questo regolamento stiamo facendo giganti passi indietro”.