In occasione della presentazione delle mostra si svolgerà anche quella del catalogo della mostra. Al termine della presentazione il ci sarà una performance di pittura dal vivo all’aperto ad opera di Jacopo Cau, giovane artista del territorio.
Federico “Maestrodascia” Coni, erede di un’importante tradizione di Maestri del legno aleresi, si avvicina da subito a Collodi e dà anche il nome della sua bottega artigiana Pinokkieria.
Inizia questo progetto nel 2014 e lo caratterizza col suo stile originale e personalissimo senza mai dimenticare maestri ispiratori in primis Tavolara e Jacovitti. “Maestrodascia” analizza coi suoi 53 personaggi in mostra il burattino più famoso al mondo. Ci racconta una figura in fuga con il suo ambiguo polimorfismo, con la sua vena sottile di disillusione o con quello che per dirla alla Manganelli autore nel 1977 di Pinocchio. Un libro parallelo il “terrorismo della realtà”. Ci porta nel mondo del burattino con attenzione facendoci vivere i personaggi con attenzione filologica: ma con altrettanta originalità. Per cui ad esempio Pinocchio nella bocca di un grande pesce è in quella di un pesce-cane come scritto nel libro di Collodi non in quella di una balena come da neo-tradizione disneyana. L’attenzione con cui costruisce i personaggi collodiani ci svela che l’artista entra nell’anima di essi e così interpretandoli ci mostra il suo Pinocchio “suo” ma non per forza “traditore” dell’originale.
Nel mondo di Maestrodascia si alternano tutti i personaggi collodiani, dai protagonisti Mangiafoco a personaggi minori ma non meno importanti come il pescatore verde. Forse aveva ragione Italo Calvino quando ci ricorda che “non ci si immagina un mondo senza Pinocchio“ e se Piero Dorfles parte dalla genesi stessa del personaggio da quel pezzo di legno in cui viene intagliato il burattino. Dal materiale magico che permette a questo personaggio sfacciato e irresistibile di essere se stesso prima di essere nato, Maestrodascia rende immortale quel testo attraverso quel materiale di cui lui è maestro: il legno.
Nella mostra, potremo rivivere attraverso i lignei personaggi di Federico, l’eterna favola di Collodi, rivivendo le nostre letture da bambini ma anche riflettendo da adulti sul burattino più famoso del mondo.
Federico Coni, artista del territorio con la sua bottega (Pinokkieria) in Corso Cattedrale. In arte Maestrodascia, eclettico progettista-artigiano, dopo gli studi artistici si laurea in Disegno Industriale – Ecodesign, presso la facoltà di Architettura della Sapienza di Roma, con una tesi progettuale sui giocattoli in legno per l’infanzia.
Il concetto ludico del balocco diviene la matrice sulla quale l’artigiano sviluppa la sua distintiva produzione di personaggi in legno, realizzati artigianalmente su intuitivi progetti che riprendono, con dinamica sintesi formale, elementi zoomorfi ed antropomorfi. Muove i primi passi nella bottega di famiglia dove inizia a sperimentare forme.
Personalità intraprendente ed originale, si distingue nel settore artigianale per l’approccio innovativo e non convenzionale e per la carica espressiva e vitale delle sue produzioni. Parallelamente all’attività professionale, progetta e cura laboratori creativi con scuole e associazioni culturali.