Su 190 chilometri di strade ferrate gestiti da ARST, soltanto 10 chilometri risultano percorribili e in funzione. Da febbraio 2015 è stata soppressa la tratta Sassari-Nulvi, privando il territorio, e in particolare i tanti studenti pendolari, di un servizio essenziale per la collettività. Un altro tratto di ferrovia è stato chiuso nell’ottobre 2018, quando, a causa della mancata manutenzione delle travate metalliche, è stata disposta la sospensione del servizio sulla linea Sassari-Alghero con i conseguenti disagi per i cittadini ma, soprattutto, per i lavoratori, sospesi dal lavoro e lasciati senza stipendio. Al momento, quindi, a resistere è solo la linea Sassari-Sorso. Ma i disagi non sono finiti qui: il 26 Giugno 2018 è stata la volta della MetroSassari, il cui percorso è stato dimezzato in seguito ad un incidente che ha provocato l’interruzione della linea di alimentazione. E, infine, nei giorni scorsi un altro problema tecnico, risolvibile spendendo poche migliaia di euro, ha messo fuori servizio l’unico tratto ancora percorribile”.
Questo il quadro completo. Un quadro disarmante: in sostanza, Sassari si trova priva dell’intero servizio di Metrotranvia e con una rete ferroviaria colabrodo:
Non possiamo aspettare l’inizio dell’anno scolastico alle porte. È necessario garantire i collegamenti. Bisogna farlo prima e al più presto. L’Arst e la Regione devono occuparsi dei servizi di cui sono responsabili.
Questa la denuncia della capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che ha presentato una interpellanza per chiedere all’assessore ai Trasporti Giorgio Todde se sia a conoscenza delle criticità e dei disservizi ai quali devono far fronte i cittadini del Nord Sardegna, in particolare residenti nei territori della Romangia e dell’Anglona.
La capogruppo del M5S Desirè Manca sollecita la piena ripresa di tutte le attività di trasporto sospese:
Assessore Todde, chiedo che venga ripristinato un servizio essenziale per il territorio e per le comunità collegate. Non stiamo parlando di interventi di lusso, extra, stiamo parlando di servizi alla base di una società civile”.