A quasi 4 anni dall’avvio della dismissione a Fiume Santo dei gruppi 1 e 2 della centrale termoelettrica di proprietà della “EP Produzione”, la Parlamentare del Movimento 5 stelle Paola Deiana, con un’interpellanza urgente, chiede al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare quale sia lo stato dell’arte del processo di smantellamento, di ripristino e di riqualificazione ambientale delle aree liberate, in risposta alla prescrizione nr. 24 della commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA- VAS, del MIBAC e della Regione Sardegna.
“In particolare – spiega la deputata algherese – con tale documento veniva, infatti, richiesta la demolizione dei suddetti 2 gruppi, nonché l’individuazione dei mezzi per effettuare i lavori e degli strumenti finanziari per potervi ottemperare. Inoltre, nella stessa sede, si faceva un preciso riferimento alla tempistica per realizzare l’intero progetto, comprendente anche un programma di riqualificazione ambientale, di smaltimento e/o di recupero dei materiali di risulta conseguenti alla stessa demolizione”.
“In particolare – spiega la deputata algherese – con tale documento veniva, infatti, richiesta la demolizione dei suddetti 2 gruppi, nonché l’individuazione dei mezzi per effettuare i lavori e degli strumenti finanziari per potervi ottemperare. Inoltre, nella stessa sede, si faceva un preciso riferimento alla tempistica per realizzare l’intero progetto, comprendente anche un programma di riqualificazione ambientale, di smaltimento e/o di recupero dei materiali di risulta conseguenti alla stessa demolizione”.
“Intanto – precisa Paola Deiana – è da notare che nell’aprile del 2017 la società di Fiume Santo presentò un nuovo Piano di smantellamento, considerato coerente rispetto alla prescrizione precedente n. 24 da parte dell’Assessorato Regionale all’Ambiente e dei funzionari del Servizio valutazioni ambientali. La differenza sostanziale tra i due fu l’introduzione di un programma di demolizione attraverso l’utilizzo di cariche esplosive”.