Nicola Agus nasce a Cagliari nel 1982. Compositore e musicista polistrumentista, utilizza diversi strumenti musicali affacciandosi in un panorama che abbraccia tutto il bacino mediterraneo, dalla Spagna alla Scozia, per arrivare fino alla Tunisia e all’Armenia, percorrendo un genere musicale del tutto personale.
La ricerca di un fertile connubio tra sonorità di diverso genere, che abbraccino percorsi musicali tesi ad un’ampia gamma di significati, è il cardine della sua espressione artistica. Tale cammino è stato intrapreso con il suo principale strumento: le Launeddas.
Lo studio di questo strumento inizia in giovane età e prosegue tutt’oggi, affiancato e ampliato dalle conoscenze musicali e strumentali apprese con il percorso universitario in Composizione e didattica al Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari.
Fondamentali sono stati molti viaggi e l’incontro con diverse culture, come quella spagnola, terra ricca di consonanze con la Sardegna, ma allo stesso più aperta alle influenze nordiche, da cui arriva l’amore per un altro importante strumento: la Gaita, cornamusa galiziana. La ricerca e la sperimentazione lo portano ad interessarsi alle varie tipologie di cornamuse, andando alla ricerca delle varianti dello strumento in giro per il mondo: la tunisina, chiamata Mezoued, la cornamusa bulgara e quella scozzese. Inoltre, per le sue composizioni, si serve di molti altri strumenti: l’Hulusi, antico strumento a fiato cinese, oppure il Saz Baglama, strumento a corde turco, e diverse tipologie di strumenti a fiato, tra cui l’armonica a bocca e flauti di origine rumena. Ogni strumento viene valorizzato con l’inserimento in un contesto musicale contemporaneo, dando vita a declinazioni sperimentali ricche di fascino ed emozione. Un percorso teso alla sperimentazione, verso la consapevolezza che ogni strumento possa arrivare al massimo potenziale melodico, non necessariamente all’interno del suo consueto contesto culturale, ma anche in nuove fusioni e unioni sonore.
Concerti, spettacoli, presentazione di libri e dischi, seminari allieteranno le calde serate dell’estate pulese nella “Domo de sa Cultura” sotto la direzione artistica di Gianfranco Angei del Teatro Actores Alidos, che si pone l’obiettivo di far diventare questo Centro un punto di riferimento delle arti e tradizioni.
Tra gli scopi primari del progetto “Contos e Sonos“, vincitore del Bando regionale POR “Domo de sa Cultura“, c’è quello di coinvolgere un vasto pubblico, che avrà l’opportunità di scoprire le varie espressioni dell’ingente patrimonio immateriale della Sardegna, ricco di diversità culturali, costantemente reinterpretato e in continua evoluzione, reso disponibile anche in modo digitale.
La “Domo de sa Cultura” resterà aperta tutto l’anno il mercoledì e venerdì dalle 20 alle 22:30 e in altri giorni su prenotazione.
I visitatori che accederanno al Centro, avranno l’opportunità di farsi “catturare” dai racconti di miti e leggende, di guardare proiezioni sulle danze popolari, di ascoltare la musica degli strumenti musicali tradizionali (come quella di launeddas e organetto) o i canti a tenore, a taja e polifonico, ma anche di utilizzare touchscreen, sistemi di multi-proiezione immersiva e altri particolari strumenti tecnologici audio basati sulla realtà aumentata e virtuale che premetteranno loro di interagire in modo coinvolgente con gli oggetti della tradizione sarda, presenti nelle sale.
Per approfondimenti e dettagli si può anche consultare il sito web http://www.contosesonos.com.