Proseguono gli appuntamenti presso il Centro multimediale “Domo de sa Cultura”, in via Nora n. 195 di Pula: sabato 06 Luglio 2019 alle ore 22.00 la cantante Noemi Balloi racconterà il suo progetto musicale“Tramas”.
Tramas è il suo primo inedito album. Tra i finalisti del 7° Premio Andrea Parodi (2014), e vincitrice del Premio Speciale “Scuola Musica Popolare di Forlimpo- poli” (2015), la cantautrice cagliaritana ha da poco inciso e autoprodotto un proprio cd di dodici tracce. Ecco come lo descrive nelle note di copertina Paolo Fresu: «È possibile inventare il nuovo musicale in Sardegna? Noemi Balloi c’è riuscita con il suo Tramas, intrecciando e cucendo sapientemente un patchwork multi-colore composto da suoni e lingue che rimandano a mondi distanti. Il suo è un romanzo musicale autobiografico che lei stessa definisce un “Lessico familiare” alla Ginzburg, dove si compongono dodici capitoli che sono altrettanti affreschi sonori e antropologici che testimoniano un’isola aperta al mondo. […] Non solo la Sardegna ma tutto il mondo latino laddove le trame legano il Mediterraneo al Portogallo e a Cuba. Suttascala è un affresco, una prova d’autore che introduce a un quadro ricco di sfumature. Carroga beccia un passato che brucia. Asseliu è una ninna nanna e Scida! un’déjà écouté’ che viaggia tra i Balcani e il Maghreb. Le trame di Noemi rappresentano la trasversalità di quell’ordito che le tessitrici sarde conoscono bene e che fanno diventare poesia grazie a mani esperte e alla saggezza del conosciuto che si tramanda di telaio in telaio. Se inventare il nuovo significa anche perdersi nella memoria visiva e olfattiva, Tramas ha il potere di portarvi virtualmente nel più grande bażàr africano.»
Dunque un personalissimo viaggio in musica. Viaggio dove si evocano atmosfere familiari e nuove al contempo; dove sono protagonisti il focolare domestico, il mare, la terra, il cielo, ma anche profondi squarci di storie umane. È un tragitto suddiviso in 12 suggestive tappe sonore, attraverso le quali lasciarsi trasportare tenendo gli occhi chiusi. Alla realizzazione dell’album – registrato con l’editing a cura di Michele Palmas (S’ard Music Studio) – hanno partecipato varie personalità artistiche. In primis il fidato bassista Stefano Mulas, col quale da sempre Noemi si esibisce in concerto. E poi la partecipazione di esecutori come Roberto Bernardini alle chitarre e all’oud; la collaborazione di Silvano Lobina
nell’accompagnamento e gli arrangiamenti di alcuni brani; mentre agli archi sono impegnati Vladimiro Atzeni, Giuseppe Salis e Matteo Gallus; alle fisarmoniche Bruno Camedda e Antonello Carta; troviamo invece alle percussioni la ranata inventiva di Giancarlo Murranca.
Concerti, spettacoli, presentazioni di libri e dischi, seminari allietereanno le calde serate dell’estate pulese nella “Domo de sa Cultura” sotto la direzione artistica di Gianfranco Angei del Teatro Actores Alidos, che si pone l’obiettivo di far diventare questo Centro un punto di riferimento delle arti e tradizioni.
Tra gli scopi primari del progetto “Contos e Sonos, vincitore del Bando regionale POR“Domo de sa Cultura”c’è quello di coinvolgere un vasto pubblico, che avrà l’opportunità di scoprire le varie espressioni dell’ingente patrimonio immateriale della Sardegna, ricco di diversità culturali, costantemente reinterpretato e in continua evoluzione, reso disponibile anche in modo digitale.
Realizzata nell’ambito del progetto “Contos e Sonos” – curato dal Teatro Actores Alidos, in stretta collaborazione con il Crs4, il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna e con il Comune di Pula – la “Domo de sa Cultura” resterà aperta tutto l’anno il merc. e ven. dalle ore 20 alle 22.30, in occasione degli spettacoli organizzati dal TAA e dal CEDAC, e in altri giorni su prenotazione (per gruppi di 8 persone e più).
I visitatori che accederanno al Centro, avranno l’opportunità di farsi ‘catturare’ dai racconti di miti e
leggende, di guardare proiezioni sulle danze popolari, di ascoltare la musica degli strumenti musicali tradizionali (come quella di launeddas e organetto) o i canti a tenore, a taja e polifonico,
ma anche di utilizzare touchscreen, sistemi di multi-proiezione immersiva e altri particolari strumenti tecnologici audio e basati sulla realtà aumentata e virtuale che permetteranno loro di interagire in modo coinvolgente con gli oggetti della tradizione sarda, presenti nelle sale.