Un’imponente operazione internazionale contro il doping ha portato al sequestro in tutta Europa e anche in Italia, di un totale di 3,8 milioni di preparati dopanti, e all’arresto di 234 persone. Gli indagati sono oltre mille, scoperti nove laboratori clandestini. La maxi operazione, denominata Viribus (lanciata dai Carabinieri e da Europol nel mese di ottobre 2018), è la più vasta di sempre in questo settore.
Vi hanno partecipato tutti i Paesi membri dell’Unione Europea, Interpol, Usa, Svizzera, Albania, Ucraina, Colombia, Montenegro, Moldavia, Islanda, Bosnia ed Erzegovina e la Macedonia del Nord. Inoltre hanno supportato le attività l’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) e l’Ufficio Europeo Antifrode (Olaf). È stata anche smantellata un’organizzazione dedita al traffico internazionale di sostanze dopanti che operava tra Italia e Romania.
Nel complesso l’attività investigativa ha consentito di disarticolare 17 gruppi criminali coinvolti nel traffico internazionale di sostanze dopanti, individuare e sequestrare 9 laboratori clandestini per la produzione di sostanze illecite e farmaci contraffatti. L’operazione, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha svelato che atleti dilettanti si rifornivano di sostanze proibite grazie a carte prepagate e alla criptovaluta, in palestre, o in farmacie online fuori legge.
Gli spacciatori usavano i social per promuovere i loro traffici illeciti. In occasione di numerose manifestazioni sportive sono stati eseguiti 1’356 test dell’urina e del sangue, ma non sono stati comunicati né di quali eventi si è trattato, né quali siano gli atleti coinvolti. 1000 le persone finite sotto inchiesta, 839 i procedimenti disciplinari aperti.