A guidare gli allievi nelle undici, intense giornate di studio, tra lezioni di teoria e pratica, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, il collaudato corpo docente formato da Emanuele Cisi (in cattedra per il corso di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere), Giovanni Agostino Frassetto (flauto, teoria e armonia jazz), Dino Rubino (tromba) e Enrico Merlin (storia del jazz). Una squadra affiatata che annovera musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale, coordinati dal pianista Roberto Cipelli, che al termine di questa edizione passerà il timone dei Seminari nuoresi a Salvatore Maltana, dopo averlo raccolto a sua volta, nel 2014, da Paolo Fresu.
Come sempre, al termine delle undici giornate dei Seminari, verranno assegnate ai migliori allievi diverse borse di studio: una consiste nell’iscrizione gratuita alla prossima edizione dei Seminari di Nuoro; un’altra permette invece di partecipare al premio internazionale “Massimo Urbani” di Camerino; c’è poi una borsa di studio che vale per frequentare i seminari di Siena Jazz dell’anno prossimo, e quella intitolata alla memoria di Billy Sechi, il batterista cagliaritano prematuramente scomparso nel 2005, che offre l’iscrizione al corso di batteria sempre a Siena Jazz; i docenti dovranno infine scegliere un allievo da ciascuna classe per formare il gruppo che l’estate prossima avrà modo di suonare in varie rassegne e festival, compreso quello abbinato ai seminari nuoresi.
Il cartellone del festival, a rimarcare il suo stretto legame con il Seminario Jazz, propone un paio di formazioni che contano nei rispettivi organici diversi docenti dei corsi: il Baltic Trio di Max De Aloe con il chitarrista finlandese Niklas Winter e il contrabbassista danese Jesper Bodilsen (formazione al centro della serata inaugurale di martedì 20), e Dino Rubino in quartetto con Emanuele Cisi, Paolino Dalla Porta e Stefano Bagnoli (di scena sabato 24 a Onanì). A latere delle rispettive masterclass, ecco poi Tom Harrell e il suo quartetto sul palco dell’Ex Artiglieria in un imperdibile concerto mercoledì 28, e Daniele di Bonaventura (di scena lunedì 26 nel duo Transumanza con Alfredo Laviano), oltre al gruppo dei migliori allievi della passata edizione dei Seminari: il quintetto !HECK! (mercoledì 21).
Altri appuntamenti attendono, tra i docenti, Fulvio Sigurtà e Bebo Ferra, impegnati in duo in un’anteprima lunedì 19 (alle 19) allo Spazio Giovani #1 in via Calamida, e – sette giorni dopo (lunedì 26) – Salvatore Spano e le sue “Variazioni su Keith Emerson” con cui Nuoro Jazz torna per il secondo anno nei locali di Casa Rosas, il “Concept store” in via Lamarmora.
Allievi e docenti di questa edizione, invece, saranno protagonisti delle jam session serali al Killtime (il locale in via Mereu, 45) e di quella che questo lunedì (19 agosto), all’ExMè in piazza Mameli alle 21.30, farà da anteprima del festival e dei seminari, insieme ai Nuoro Swing Pioneers (Simone Dionigi Pala al sax tenore e alla voce, Raffaele Mele alla chitarra e alla voce, Mauro Dore alla bassarra e alla tromba e Mauro Conti alla batteria), quartetto di casa nel capoluogo barbaricino, che già nel nome dichiara il suo orizzonte musicale di riferimento.
Sono sardi anche altri musicisti e progetti in cartellone: mumucs, ovvero la “traversata in solitaria” per voce e loop station della cantante oristanese Marta Loddo (martedì 27 nello Showroom Desacrè); il trio formato da Marcello Peghin (chitarra), Giovanni Sanna Passino (tromba, flicorno e elettronica) e Paolo Carta Mantiglia (clarinetto basso e sax), in concerto nella chiesa di Valverde (domenica 25) con un repertorio che comprende brani della colonna sonora del film “Chi salverà le rose” da cui è nato il loro sodalizio; e un altro trio, quello della pianista Silvia Corda e il contrabbassista Adriano Orrù con il sassofonista pavese Gianni Mimmo, che prende nome dal disco dello scorso settembre “Clairvoyance“: di scena venerdì 23 al Monumento di Maria Lai dedicato a Grazia Deledda.
E proprio alla grande scrittrice nuorese fanno riferimento il sassofonista Marcello Allulli e il pianista Giovanni Ceccarelli nel cine-concerto “Cenere” (in programma giovedì 22), con le loro musiche eseguite dal vivo sulle immagini del film del 1916 (l’unico interpretato dalla grande Eleonora Duse) tratto dall’omonimo romanzo di Grazia Deledda.
Ancora un trio nel cartellone del festival, quello composto da Andrea Dulbecco alla marimba, Fausto Beccalossi alla fisarmonica e Ares Tavolazzi al contrabbasso (venerdì 23); e poi uno dei jazzisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale, Enrico Pieranunzi, atteso in piano solo martedì 27 agosto. Completano il versante musicale di Nuoro Jazz il consueto concerto nella casa circondariale di Badu ‘e Carros, appuntamento che, mercoledì 28 alle 11, si rinnova per la sedicesima volta, affidandosi, quest’anno, al sassofonista Emanuele Cisi e al contrabbassista Salvatore Maltana. E, ancora, giovedì 29, il concerto dei tredici giovani musicisti in residenza a Nuoro da venerdì 16 fino al 30 sotto la direzione del sassofonista belga Fabrizio Cassol, per l’Intercultural Creation Session, un progetto aperto ai migliori giovani musicisti e improvvisatori del Mediterraneo, realizzato col supporto della rete internazionale Medinea (il Mediterranean Network for Emerging Artists, di cui è membro l’Ente Musicale di Nuoro) e del programma Creative Europe dell’Unione Europea.
Diversi altri appuntamenti e iniziative collaterali arricchiscono il palinsesto del trentunesimo Nuoro Jazz: ritornano le “Colazioni Jazz” al Gran Bazaar Cafè e al caffè I Grani, dove si rinnova anche l’appuntamento ormai abituale con il musicista e musicologo Enrico Merlin e le sue conferenze divulgative “Quattro passi nel jazz” (martedì 20, venerdì 23 e martedì 27, sempre alle 16.45) ritornano le “Colazioni Jazz”. Il Caffè Tettamanzi ospita invece un incontro con il musicologo Luca Bragalini (per anni docente ai Seminari nuoresi) e il suo saggio “Dalla Scala a Harlem. I sogni sinfonici di Duke Ellington” (mercoledì 21); e ancora, riprendendo il filo di un discorso iniziato l’anno scorso, un ricordo di Gianni Amico attraverso il film “Bahia de todos os sambas” (1983/1996), presentato – giovedì 22 – da Olmo Amico, il figlio del regista e sceneggiatore scomparso nel 1990.
Un programma ampio e variegato caratterizza dunque anche l’edizione numero trentuno di Nuoro Jazz, organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo) e della Fondazione di Sardegna, con il supporto di Medinea e Festival di Aix-en-Provence, Programma Creative Europe e Europe for Culture della UE, Amministrazione Comunale di Nuoro, Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”, ISRE Istituto Superiore Regionale Etnografico, Comune di Posada e Parco Regionale Naturale Tepilora, Comune di Onanì, cooperativa sociale LARISO, Mereu Auto, Casa Rosas, CTS Nuoro, Desacrè, cooperativa Maia, Grand Bazaar Cafè, caffè I Grani e enoteca da Franklin.
I biglietti per i concerti con ingresso a pagamento si possono acquistare online sul sito Ciaotickets e a Nuoro al CTS (Centro Turistico Sardo) in piazza Mameli, 1.
Per informazioni la segreteria dell’Ente Musicale di Nuoro risponde al numero 078436156 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected]; altre notizie e aggiornamenti sui seminari e la rassegna di concerti sono disponibili nel sito www.entemusicalenuoro.it e alla pagina www.facebook.com/nuorojazz2014.