Si parte alle 11, dunque, nella Pineta di Orvile, poco fuori Posada, con una produzione originale: il debutto di uno Special Duo che vede insieme il pianista Dino Rubino e il contrabbassista Francesco Ponticelli. Entrambi legati a Paolo Fresu e alla sua etichetta, la Tuk Music, proporranno un repertorio che si annuncia all’insegna della varietà dei generi, folk, gospel, musica originale e jazz, alla ricerca, soprattutto, di un dialogo umano e musicale da condividere col pubblico.
Nel tardo pomeriggio, nuova puntata in Anglona (dopo quella in programma il giorno prima a Erula), a Nulvi, nel suggestivo contesto del tempionuragico a pozzo di Irru, per assistere – con inizio alle 18 – alla prima volta di un altro inedito duo: Simone Graziano, uno dei più talentuosi pianisti e compositori della nuova scena jazzistica italiana, e il sassofonista Claudio Fasoli, un veterano di quella stessa scena di cui è tra i protagonisti fin dai tempi del gruppo Perigeo.
L’ultimo impegno della quarta giornata porta ancora Time in Jazz verso la costa, ad Arzachena: tra le rocce della località Li Conchi, alle 21.30, suona il quartetto del contrabbassista Francesco Ponticelli, formazione attiva dal 2010 che, riunisce alcuni dei più freschi e creativi musicisti della nuova scena jazz italiana: Dan Kinzelman (sax e clarinetti), Enrico Zanisi (piano), Enrico Morello (batteria). Due dischi all’attivo (entrambi per la Tuk Music), “Ellipses” (del 2014) e “Kon-Tiki” (2017), per questa formazione che ricerca incessantemente un’alchimia tra la forza delle composizioni e la libertà dell’improvvisazione.
A Berchidda, intanto, la giornata di domani (sabato 10) vede l’apertura di due mostre del fotografo Roberto Cifarelli alla Casara, l’edificio che nel nome rivela il suo precedente uso per la produzione e la vendita di prodotti caseari, di recente restaurato e trasformato nella sede dell’associazione Time in Jazz. Da anni in prima linea con il suo obiettivo per immortalare tutte le sfaccettature che compongono il variopinto caleidoscopio del festival, Roberto Cifarelli con i suoi scatti racconta in “Time to Time 2018” le emozioni e l’atmosfera che rendono speciale il festival, tra paesaggi suggestivi, profumi, suoni, arte e incontri. I musicisti, con il loro sguardo, sono invece i protagonisti di “The Black Square”, un’esposizione di intensi ritratti in bianco e nero, che cercano di catturare l’anima di coloro che trasformano le proprie emozioni in musica. Le due mostre si potranno visitare per l’intera durata del festival dalle 10,30 alle 13,30 e nel pomeriggio dalle 16,30 alle 21,30.
- Anticipazioni su domenica 11 agosto
Dopo quattro giorni di concerti tra i diversi centri e località che partecipano a questa edizione di Time in Jazz, domenica sera – 11 agosto – il festival torna “a casa”, a Berchidda, per l’inaugurazione dell’arena concerti in piazza del Popolo, con un evento davvero speciale: alle 21.30 va in scena laprima assoluta in Sardegna di “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker“, uno spettacolo che unisce parole, immagini e musica per omaggiare il genio ribelle di Chet Baker. Una produzione del Teatro Stabile di Bolzano, nata dalla fusione tra la scrittura drammaturgica di Leo Muscato e Laura Perini e la partitura musicale curata e interpretata dal vivo da Paolo Fresu alla tromba e al flicorno.
Ripetendo l’esperienza della passata edizione del festival, tutte le serate in piazza del Popolo avranno anche stavolta un dopoconcerto all’insegna dei dj set d’autore nella piazzetta adiacente il palco: protagonista, quest’anno, il DJ, Producer e musicista DJ Rocca.
Ma la quinta giornata di festival inizia in mattinata, a Bortigiadas, dove alle 11 è atteso il secondo piano solo (dopo quello di venerdì a Tula) di Ramberto Ciammarughi, nella Chiesa della Santissima Trinità in una nuova produzione originale del festival: “Ciammarughi Plays Fresu Plays Ciammarughi”.
Nel pomeriggio, alle 18, la musica da tappa ancora sulla costa, alla Cappella estiva della Madonna del mare a Loiri Porto San Paolo, con il “Modus Operandi“ del trombettista Giovanni Falzone e il batterista Alessandro Rossi: un duo che si muove senza barriere di genere, partendo dal jazz per esplorare i territori dell’elettronica e degli strumenti acustici.
A Berchidda, invece, intorno alle 19.45, parte la prima delle parate musicali per le strade del paese della Funky Jazz Orkestra diretta da Antonio Meloni, in versione “Migrant Reloaded”: alla miscela di funk e rhythm ‘n’ blues della brass band berchiddese si uniranno alcuni percussionisti africani, provenienti da Senegal, Gambia, Mali e Mozambico, guidati da Jacopo Cadeddu e da Michèle Kramers (Theatre en Vol), protagonisti di un laboratorio Babel – Migrant Reloaded, nato per favorire l’ integrazione dei cittadini stranieri attraverso diverse forme d’arte.
- Altri eventi
Come sempre, Time in Jazz non è solo musica: domenica, al Cinema Comunale, prende il via la rassegna di film e documentari a cura del regista Gianfranco Cabiddu, che, seguendo il tema di questa edizione si intitola “Stare nel Mezzo”, e presenta una selezione di opere con il comune denominatore di raccontare l’uomo nel momento di “mezzo”, nell’incertezza del transito migratorio, nella precarietà del rifugiato, nell’alba di un nuovo destino di rinascita e speranza, nel terreno della vita concreta e del sogno. Si comincia con “Le Guerre”, primo del trittico di documentari “Esuli”, di Barbara Cupisti, tre storie che indagano sulle ragioni dell’esilio, ovvero le guerre, le persecuzioni politiche, razziali e religiose, i cambiamenti ambientali e il depauperamento delle risorse.
E alla Casara, da domenica 11 e fino al 15, ritorna, tutte le sere alle 19, la consueta sezione del festival dedicata agli incontri con i libri e gli autori: apre la serie, domenica, il sassofonista Claudio Fasoli, già di scena al festival con il suo quartetto e in trio, che presenta il suo libro “Inner sounds – nell’orbita del jazz e della musica libera“ (edito da AgenziaX nel 2017).
Prosegue intanto la prevendita dei biglietti e degli abbonamenti per i concerti in programma nell’arena allestita in Piazza del Popolo a Berchidda nelle serate da domenica 11 a giovedì 15. Il biglietto intero nel primo settore costa 25 euro, il ridotto 22. Novanta euro è invece il prezzo dell’abbonamento intero, ottanta euro il ridotto. Nell’abbonamento non è compreso lo spettacolo “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker” (biglietto intero 30 euro, ridotto 27 euro, a cui si aggiungono gli eventuali diritti di prevendita). Biglietti e abbonamenti per tutti gli spettacoli si possono acquistare online su circuito Vivaticket e nei punti vendita autorizzati. A Berchidda la biglietteria è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 23.
Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero telefonico 079703007 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Aggiornamenti e altre notizie sono disponibili sul sito www.timeinjazz.it e alla pagina www.facebook.com/timeinjazz.
La trentaduesima edizione di Time in Jazz è organizzata dall’associazione culturale Time in Jazz con il sostegno dell‘Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Comunità Montana Monte Acuto, delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri coinvolti nel festival, e dell’Agenzia Regionale Forestas, con il contributo della Fondazione di Sardegna e del Banco di Sardegna – BPER Gruppo, di Unipol Gruppo, di Corsica Ferries–Sardinia Ferries e della SIAE. Supportano il festival anche il Consorzio di Porto Rotondo e Jaguar Land Rover, la cooperativa Latte Arborea, Geasar – Aeroporto Costa Smeralda, Faenza Group. Media partner Radio Monte Carlo, Spotify, Spreaker e Scuola Holden.
Time in Jazz fa parte dei progetti LIFE GreenFEST, dell’Associazione I-Jazz, della Federazione nazionale Il jazz italiano e del Sardinia Jazz Network.